• I più recenti
  • Tutto
Linguaggio di genere e fumo negli occhi

Linguaggio di genere e fumo negli occhi

30/04/2022
Uomo svizzero incarcerato per un post sui social media

Uomo svizzero incarcerato per un post sui social media

06/12/2025
Questa immagine è stata tratta dalla collezione del progetto Geograph. Consultare la pagina di questa fotografia sul sito web di Geograph per i dettagli di contatto del fotografo. Il copyright di questa immagine è di proprietà di Bill Harrison ed è concesso in licenza per il riutilizzo secondo la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0

Docente dell’Università di Aberdeen indagato per aver riprodotto musica “transfobica” di Harry Potter

05/12/2025
Donna australiana condannata a pagare 90.000 dollari per aver “erroneamente identificato il genere” di giocatori di football

Donna australiana condannata a pagare 90.000 dollari per aver “erroneamente identificato il genere” di giocatori di football

05/12/2025
Chiesa cattolica espone presepe vuoto criticando l’ICE

Chiesa cattolica espone presepe vuoto criticando l’ICE

04/12/2025
Accadde oggi: Leslie Prentice guida la protesta contro l’abortista

Accadde oggi: Leslie Prentice guida la protesta contro l’abortista

03/12/2025
Tribunale federale di New York consente ai centri di gravidanza di promuovere il farmaco per l’inversione dell’aborto

Tribunale federale di New York consente ai centri di gravidanza di promuovere il farmaco per l’inversione dell’aborto

03/12/2025

Il presidente Trump ospita l’amministratore delegato di Dell dopo la donazione a conti per bambini

03/12/2025
Il sondaggio scolastico dell’Oregon ha interrogato giovani studenti su termini come “genderfluid”, “Two Spirit”

Il sondaggio scolastico dell’Oregon ha interrogato giovani studenti su termini come “genderfluid”, “Two Spirit”

03/12/2025
Pastore metodista si dichiara transgender alla sua congregazione

Pastore metodista si dichiara transgender alla sua congregazione

03/12/2025
Accadde oggi: Proclamata la Dottrina Monroe

Accadde oggi: Proclamata la Dottrina Monroe

02/12/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
07/12/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Linguaggio di genere e fumo negli occhi

Ecco un esempio concreto nel quale le battaglie ideologiche di qualcuno vorrebbero limitare la libertà di scelta degli altri

Barbara Santambrogio di Barbara Santambrogio
30/04/2022
in Cultura, In evidenza, Politica
114
Reading Time: 3 mins read
0
Linguaggio di genere e fumo negli occhi
Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

C’è voluto del tempo, qualche scambio di e-mail e un po’ di pazienza, ma infine tutto si è risolto e Chiara Valcepina, Fratelli d’Italia, consigliere nel Comune di Milano, ha ottenuto la targhetta giusta sulla porta del proprio ufficio. La vicenda, naturalmente, non configura chissà quale contrasto o disagio, ma una questione formale che diviene, però, sostanziale.

Una volta eletta, quest’autunno, come da prassi l’avvocato Valcepina ha avuto a disposizione un ufficio nel palazzo del Comune. La targhetta accanto alla porta riportava le generalità del collega che l’aveva preceduta e vi è stato aggiunto un semplice post-it, con il suo cognome. Consigliere Valcepina, insomma. Una volta sostituita la targhetta provvisoria, però, a sorpresa il consigliere Valcepina si è ritrovata “consigliera”, in base alla delibera della Giunta comunale n. 1312 del 02/08/2019, Linee guida per l’adozione della parità di genere nei testi amministrativi e nella comunicazione istituzionale del Comune di Milano.

«Non mi piace la qualifica di consigliera, preferisco consigliere. Non mi piace sia perché trovo che certi termini che stridono con l’abitudine linguistica non siano piacevoli, sia per principio», afferma Chiara Valcepina. Dopo la richiesta formale di ripristinare la targhetta con la dicitura precedente e dopo qualche e-mail scambiata con il funzionario per i servizi amministrativi, nelle quali il consigliere Valcepina ha proposto anche di far modificare la targa a proprie spese, facendola realizzare identica alle altre per uniformità e decoro, finalmente è arrivata l’autorizzazione del presidente del Consiglio comunale, Elena Buscemi, e la targhetta giusta è stata fissata al muro.

La delibera 1312 non è vincolante e obbligatoria, semplicemente sottolinea la volontà del Comune meneghino di promuovere il cosiddetto «linguaggio di genere» per sostenere la parità fra i sessi. «Sono più che d’accordo con la parità fra i sessi», continua Chiara Valcepina, «sono una donna, lavoro e ho sempre lavorato e sono fiera di essere un avvocato. Sono i piccoli “contentini” che mi infastidiscono, come se una targhetta con il titolo che termina con la lettera “a” dovesse bastare. È vero che in taluni casi spingere un poco sull’acceleratore, penso per esempio alle quote rosa, si rivela utile per mettere le carte in tavola. In generale, però, bado più alla sostanza. Vorrei politiche concrete a favore delle donne, che siedano in Consiglio comunale oppure no». E la sostanza, evidentemente, prevede aiuti e azioni concrete per la parità di genere, non la declinazione di termini o titoli. «Queste azioni, però, hanno un costo. Mancano per sostenerle le risorse sia economiche sia sociali, per cui bisogna accontentarsi di battaglie formali che non portano a nulla. Anzi, che limitano la mia libertà di scelta, per accondiscendere a diktat ideologici», aggiunge la Valcepina.

La questione della neo-lingua inclusiva di tutti, che finisce per non essere inclusiva di nessuno, è alla ribalta da tempo. Che si tratti di parità fra i sessi o di rivendicazioni gender fluid che pretendono il riconoscimento linguistico di pretese poco realistiche, le voci che si levano a favore di un linguaggio politically correct sono sempre più sonore e arroganti, avversate da pochi. Ma, conclude il consigliere Valcepina, «si tratta di pura ipocrisia linguistica».

Tags: FemminismoLGBT+/GenderMilano
Barbara Santambrogio

Barbara Santambrogio

Dopo un percorso lavorativo originale e variegato, nel campo della pubblicità e dell’editoria, ma anche nel mondo enologico, è approdata finalmente a occuparsi di quanto più la appassiona. Oggi scrive (per il web, ma non solo), si occupa di traduzioni e insegna nella scuola primaria. Mamma biologica e adottiva, ama leggere e il running.

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.