Kim Davis, l’ex cancelliere della contea di Rowan, in Kentucky, ha rinnovato la sua richiesta che la Corte Suprema degli Stati Uniti riveda e ribalti Obergefell v. Hodges, la decisione del 2015 che impone a tutti i 50 Stati di riconoscere i “matrimoni” omosessuali. Chiede inoltre di essere sollevata dalle sanzioni finanziarie in cui è incorsa per essersi opposta a tale sentenza.
In seguito alla decisione Obergefell, Davis si è rifiutata di rilasciare licenze di matrimonio, difendendo la sua fede cristiana e la sua convinzione che il matrimonio è solo l’unione di un uomo e una donna. Questo rifiuto ha portato a ripercussioni legali, tra cui una sentenza di 100.000 dollari nel 2023, imposta alla donna per aver negato le licenze, oltre a ulteriori danni riconosciuti ad altri querelanti. Sono stati aggiunti altri 260.000 dollari per coprire le spese legali e i costi correlati, portando l’onere finanziario totale a carico della Davis a 360.000 dollari.
Liberty Counsel, il gruppo legale senza scopo di lucro che rappresenta Davis, ha fatto appello al suo caso presso la Corte d’Appello del Sesto Circuito nel luglio 2024. Dopo che un gruppo di tre giudici ha respinto l’appello e l’intera corte ha rifiutato di riesaminare il caso, il Liberty Counsel ha intensificato la questione ad aprile, presentando una petizione alla Corte Suprema. Nella loro memoria, sostengono che se il Primo Emendamento non tutela la Davis nella sua veste di dipendente statale, dovrebbe almeno proteggerla ora come privato cittadino.
Questo appello rappresenta un’opportunità fondamentale per la Corte Suprema di rivedere la decisione di Obergefell, nel tentativo di ridefinire il matrimonio. Insieme alle rivendicazioni del Primo Emendamento esposte da Liberty Counsel, la battaglia di Kim Davis dimostra che, sebbene Obergefell sia generalmente considerato una legge “consolidata” dai sostenitori del “matrimonio” omosessuale, i cristiani devono sempre avere speranza e continuare a lottare per la conservazione del matrimonio come unione di un uomo e una donna.
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