Last updated on Ottobre 11th, 2021 at 11:29 am
Era il 1997 quando nelle sale uscì Gattaca, un film di fantascienza che narrava un futuro in cui sarebbe stato possibile far nascere esseri umani con un preciso corredo genetico, selezionato dai genitori da un certo gruppo di cellule embrionali. Ebbene, quel futuro è adesso.
Il test poligenico
Un’inchiesta di Bloomberg svela, infatti, la sperimentazione clinica dell’editing genetico sugli embrioni umani per abbassare le probabilità di avere malattie cardiache, diabete e cancro in età adulta. Si tratta del cosiddetto “test poligenico”. Le aziende che offrono questo “servizio” a coppie desiderose di avere figli secondo i propri desiderata possono essere rintracciate tramite il sito Genomic Prediction. Rafal Smigrodzki, un neurologo del North Carolina con un dottorato in Genetica umana, uno dei genitori che si è rivolto a una di queste cliniche, sostiene a Bloomberg che i genitori abbiano il dovere di dare a un bambino un inizio di vita il più sano possibile. «Parte di questo dovere è assicurarsi di prevenire le malattie, ecco perché diamo le vaccinazioni», ha detto. «E il test poligenico non è diverso. È solo un altro modo per prevenire le malattie».
Il miraggio del «figlio sano»
Un modo per prevenire le malattie, tuttavia, dai risultati affatto scontati. Come riporta sempre Bloomberg nel numero di luglio del The New England Journal of Medicine tredici scienziati lanciano a tal proposito l’allarme: il rischio è che i clienti, ovvero i genitori, vengano allettati dal miraggio di avere un «figlio sano» al cento per cento. Ma, rilevano gli scienziati, «i punteggi» del test poligenico «sono solo possibilità, non garanzie».
Il «figlio perfetto»
Ma oltre che per prevenire malattie, il crescente numero di genitori si sta rivolgendo a queste cliniche anche per “farsi confezionare” un bambino con un determinato aspetto fisico e con spiccate doti intellettive. Non ne fa un mistero Smigrodzki, il genitore interpellato da Bloomberg: «È giusto e appropriato che ogni bambino sia intelligente, ogni bambino al di sopra della media», dice.
Il rischio «eugenetica liberale»
Tuttavia, la prospettiva della selezione basata sull’intelligenza suscita comprensibili preoccupazioni. Steven Hyman, direttore dello Stanley Center for Psychiatric Research del Broad Institute of MIT e Harvard, la definisce una eugenetica più sottile rispetto a quella nazista, «una eugenetica liberale». Per Hyman è dunque necessario porre fin da subito dei paletti etici, prima che si affermi il principio discriminatorio dei pochi e perfetti.