• I più recenti
  • Tutto
Aborto farmacologico “a domicilio” nel Regno Unito

Aborto farmacologico “a domicilio” nel Regno Unito

26/02/2022
Questo giorno nella storia conservatrice: La Dichiarazione di Manhattan pubblicata

Questo giorno nella storia conservatrice: La Dichiarazione di Manhattan pubblicata

01/12/2025
Gli organizzatori di ‘Donna più Forte del Mondo’ revocano il titolo dopo aver scoperto che la vincitrice è un uomo

Gli organizzatori di ‘Donna più Forte del Mondo’ revocano il titolo dopo aver scoperto che la vincitrice è un uomo

01/12/2025
Frode massiccia nei programmi sociali scoperta sotto l’amministrazione del Governatore Walz

Frode massiccia nei programmi sociali scoperta sotto l’amministrazione del Governatore Walz

01/12/2025
Secondo quanto riferito, l’autore della sparatoria della Guardia Nazionale si è radicalizzato negli Stati Uniti

Secondo quanto riferito, l’autore della sparatoria della Guardia Nazionale si è radicalizzato negli Stati Uniti

01/12/2025
Gli Stati Uniti vincono la battaglia all’ONU sulla pedopornografia

Gli Stati Uniti vincono la battaglia all’ONU sulla pedopornografia

24/11/2025

Nuovo libro per bambini che glorifica l’aborto

24/11/2025
Studio dimostra che i medici si oppongono generalmente agli interventi chirurgici di transizione di genere per i minori

Studio dimostra che i medici si oppongono generalmente agli interventi chirurgici di transizione di genere per i minori

24/11/2025
Gli sloveni respingono la legge sull’eutanasia tramite referendum

Gli sloveni respingono la legge sull’eutanasia tramite referendum

24/11/2025
Oltre 200 studenti rapiti da una scuola in Nigeria

Oltre 200 studenti rapiti da una scuola in Nigeria

21/11/2025
Questa immagine è stata originariamente pubblicata su Flickr da Gage Skidmore all'indirizzo https://flickr.com/photos/22007612@N05/8085498352 (archivio). È stata esaminata l'8 agosto 2019 da FlickreviewR 2 ed è stato confermato che è concessa in licenza secondo i termini della licenza cc-by-sa-2.0.

Il Texas designa il Council on American-Islamic Relations (CAIR) come organizzazione terroristica

20/11/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
01/12/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Aborto farmacologico “a domicilio” nel Regno Unito

Ancora attiva la normativa istituita durante la crisi pandemica, a rischio fra l’altro salute e sicurezza delle donne

iFamNews Italia di iFamNews Italia
26/02/2022
in In evidenza, Vita
78
Reading Time: 5 mins read
0
Aborto farmacologico “a domicilio” nel Regno Unito

Image from Pixabay

Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Il CoVid-19 e la pandemia hanno generato una serie di danni incalcolabili alla popolazione mondiale. Fra questi, sarebbe giusto non ignorare una questione che invece si vede spesso spazzata sotto al tappeto come polvere fastidiosa da nascondere alla vista. Non è polvere, però, bensì un macigno.

Si tratta dell’aborto, e in modo particolare dell’aborto farmacologico, ottenuto tramite una «kill pill» micidiale che non lascia scampo al bambino nel grembo e che, spesso, oltre alla salute psicologica rovina anche la salute fisica della madre.

Aborto “a domicilio”

Il caso del Regno Unito è estremo e significativo e ha numeri da capogiro. All’inizio della pandemia, infatti, a partire dal marzo 2020, Inghilterra, Galles e Scozia hanno approvato cambiamenti sostanziali nelle leggi sull’aborto, consentendo per la prima volta alle donne di abortire “a domicilio”, senza controllo medico, anzi, senza neppure una vera prescrizione del medico, in totale autonomia.  

Come anche in altri Paesi, dopo un semplice consulto al telefono o in video, entro dieci settimane di vita del bambino nel grembo materno (in Inghilterra e Galles, addirittura 12 in Scozia), le donne hanno potuto ricevere le pillole abortive via posta, per poi assumerle a casa, da sole, lasciate a se stesse in una situazione che si può certamente definire, eufemisticamente, molto complessa e dolorosa. Esistono addirittura raccapriccianti video tutorial che spiegano le procedure ed elargiscono consigli alle gestanti che desiderano cessare la gravidanza.

Una misura “d’emergenza”?

I cambiamenti, per altro, sono stati introdotti dal governo britannico sotto la spinta dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia, senza verifica parlamentare né consultazione pubblica. «Il governo, infatti», scriveva «iFamNews» nell’aprile di due anni fa , «in particolare per le pressioni esercitate dai capofila dell’industria dell’aborto quali Marie Stopes International (leader a livello mondiale) e British Pregnancy Advisory Service, ha annunciato che, per tutta la durata della crisi dovuta al CoViD-19, le donne che vogliono abortire potranno ottenere le pillole che provocano l’interruzione di gravidanza semplicemente consultandosi con un medico al telefono oppure online». In piena crisi pandemica, si è valutato che «[…] l’isolamento forzato a cui sono costrette le coppie limita anche l’accesso alla contraccezione e quindi aumenta il rischio e la possibilità di gravidanze “non pianificate” e “indesiderate”. Per alleviare quindi il “problema”, e minimizzare l’impatto sul Servizio sanitario nazionale (SSN), il governo ha deciso che, per un periodo di due anni, o quantomeno fino alla fine della crisi del coronavirus, le donne potranno abortire con più disinvoltura».

Durante un dibattimento parlamentare che risale al 10 febbraio il ministro della Salute, lord Syed Kamall,  ha ribadito che tale modifica alla normativa «[…] è sempre stata intesa come una misura temporanea», insieme ad altre leggi di natura emergenziale introdotte quando il Regno Unito è stato chiuso nel lockdown che tutti conoscono. Eppure due anni dopo, mentre il parlamento britannico revoca a una a una le restrizioni ancora in vigore, la politica che permette l’aborto farmacologico “a domicilio” resta tuttora attiva in un Paese del tutto incurante della salute e della sicurezza delle donne. Quelle dei nascituri, naturalmente, sono totalmente ignorate.

Rischi aggiuntivi per le donne

È questo un aspetto di particolare rilevanza, come argomenta Carla Lockhart, deputata nel parlamento del collegio di Upper Bann, appartenente al Partito Unionista Democratico dell’Irlanda del Nord, sul sito web Politics.co.uk. «Poiché non vi è alcun obbligo legale per la certificazione medica dell’età gestazionale tramite ecografia o consulto in presenza e nessun controllo medico di persona durante l’aborto, non vi è alcuna garanzia su chi prenda le pillole, quando e dove vengano assunte o se sia presente una persona adulta, dato il rischio di complicanze».

Ed è ovvio che tali complicanze si verifichino e siano anzi in aumento, se nessun medico ha non si dice visitato, ma neppure visto in faccia la gestante. «Un documentario di Sky News ha rilevato che il 5% delle donne che hanno aborti “a domicilio” subiscono complicazioni che possano richiedere un trattamento o un intervento chirurgico di follow-up, pari a circa 96 donne ogni settimana o 14 donne al giorno».

Enormi sono poi i rischi anche per quanto riguarda la coercizione e l’abuso. In un regime selvaggio, al di fuori del sistema sanitario, «[…] non vi è alcuna garanzia che una donna che assume pillole abortive mediche lo faccia di sua spontanea volontà», continua Politics.co.uk, «né che sia pienamente informata delle proprie possibilità di scelta. Le donne e le ragazze vulnerabili sono particolarmente a rischio, per esempio quelle con un partner violento, oppure vittime di traffico sessuale o di abusi sessuali su minori. Come afferma un articolo del 2019 pubblicato su uno dei principali periodici di argomento medico, “I trafficanti di sesso, gli abusatori in contesti incestuosi e i partner coercitivi accoglieranno tutti con favore un aborto farmacologico più facilmente disponibile”».

Ora il governo britannico, continua la Lockhart, si trova nella condizione di dover assumere decisioni dirimenti rispetto alla politica relativa all’aborto farmacologico “a domicilio”. La speranza è che prenda la decisione giusta e vi ponga fine al più presto.

Tags: AbortoRegno Unito
iFamNews Italia

iFamNews Italia

Articoli pubblicati dalla redazione italiana di iFamNews.

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.