• I più recenti
  • Tutto
Bandiera Nuova Zelanda

«Suicidio assistito», numeri choc in Nuova Zelanda

10/02/2022
Uno studio rivela che 1 donna su 4 si pente dell’aborto

Uno studio rivela che 1 donna su 4 si pente dell’aborto

09/12/2025
Leader europei condannano la sentenza dell’UE che impone il riconoscimento dei «matrimoni» tra persone dello stesso sesso

Leader europei condannano la sentenza dell’UE che impone il riconoscimento dei «matrimoni» tra persone dello stesso sesso

09/12/2025
Questa immagine è stata originariamente pubblicata su Flickr da governortomwolf all'indirizzo https://flickr.com/photos/130921112@N07/49667118951. È stata revisionata il 17 marzo 2020 da FlickreviewR 2 ed è stato confermato che è concessa in licenza secondo i termini della cc-by-2.0.

L’amministrazione Trump corregge la targhetta di Richard Levine per mostrare il nome di nascita

09/12/2025
Funzionario dell’ONU dichiara che l’educazione LGBT è un “diritto umano”

Funzionario dell’ONU dichiara che l’educazione LGBT è un “diritto umano”

08/12/2025
Londra, censura per chi critica la clinica del gender

L’organizzazione femminile del Regno Unito vieta l’adesione ai giovani transgender

08/12/2025
Il Texas consente ai cittadini di citare in giudizio i fornitori di aborti fuori dallo stato

Il Texas consente ai cittadini di citare in giudizio i fornitori di aborti fuori dallo stato

08/12/2025
Donna brasiliana incarcerata per aver interrogato un uomo transgender nel bagno delle donne

Donna brasiliana incarcerata per aver interrogato un uomo transgender nel bagno delle donne

08/12/2025
Uomo svizzero incarcerato per un post sui social media

Uomo svizzero incarcerato per un post sui social media

06/12/2025
Questa immagine è stata tratta dalla collezione del progetto Geograph. Consultare la pagina di questa fotografia sul sito web di Geograph per i dettagli di contatto del fotografo. Il copyright di questa immagine è di proprietà di Bill Harrison ed è concesso in licenza per il riutilizzo secondo la licenza Creative Commons Attribution-ShareAlike 2.0

Docente dell’Università di Aberdeen indagato per aver riprodotto musica “transfobica” di Harry Potter

05/12/2025
Donna australiana condannata a pagare 90.000 dollari per aver “erroneamente identificato il genere” di giocatori di football

Donna australiana condannata a pagare 90.000 dollari per aver “erroneamente identificato il genere” di giocatori di football

05/12/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
10/12/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

«Suicidio assistito», numeri choc in Nuova Zelanda

E il ministero della Salute conferma: a certe condizioni è possibile anche per malati di CoViD-19

iFamNews Italia di iFamNews Italia
10/02/2022
in In evidenza, Vita
701
Reading Time: 3 mins read
0
Bandiera Nuova Zelanda

Image from Beautiful relaxation (YouTube Screenshot)

Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Almeno una o due persone, ogni settimana, optano per il cosiddetto «suicidio assistito» in Nuova Zelanda dal giorno dell’entrata in vigore, il 7 novembre. Come riferisce il quotidiano The New Zealand Herald (NZH), in questi tre mesi 73 persone hanno chiesto di porre fine alla propria vita, seppure poi «meno di venti» lo abbiano fatto. Tale numero è comunque «previsto in aumento». Un exploit eutanasico tristemente analogo a quello già in atto in alcuni Paesi europei.

Secondo il presidente dell’organizzazione filoeutanasica «End of Life Choice Society», Ann David, il motivo per il quale un gran numero di persone non ha ancora espresso volontà di morire è semplicemente perché molte di loro non sanno che ciò sia possibile. La maggior parte dei programmi di natura eutanasica, sostiene la David, si caratterizzano infatti per una «partenza in sordina».

L’attivista pro-eutanasia afferma che, «se una persona non ha il cancro, non potrà godere di morte assistita», perché oggi i criteri di accesso «escludono la maggior parte delle malattie neurodegenerative e altre, dal momento che semplicemente i medici non possono dirlo… o non possono prendere decisioni che abbraccino un arco di sei mesi».

La legge approvata dal parlamento neozelandese nel 2019, confermata poi da un referendum nell’ottobre 2020, sarebbe in realtà viziata da una serie di percezioni errate del problema. Alcuni sondaggi diffusi dal mondo pro life neozelandese mostrano che l’80% degli elettori non sono affatto informati sul contenuto reale della legge.

La morte di Stato è servita

Dopo un paio di mesi di interpretazioni contrastanti è arrivata poi una conferma agghiacciante da parte del ministero neozelandese della Sanità: per la «morte assistita», «l’idoneità è determinata caso per caso; pertanto, il Ministero non può rilasciare dichiarazioni definitive su chi sia idoneo. In alcune circostanze un paziente con CoViD-19 può essere ammesso alla morte assistita».

Nel Paese il dibattito si focalizza soprattutto sui tempi di approvazione della richiesta di morte. Mediamente le domande vengono approvate dopo quattro o sei settimane. Al riguardo, però, il dottor John Kleinsman, direttore dell’organizzazione pro life The Nathaniel Center, segnala richieste accolte dopo pochi giorni: «È successo così rapidamente, senza nemmeno il tempo di affrontare gli aspetti più problematici, come avviene per le cure palliative», dice Kleinsman al NZH.

La disinvoltura con cui viene si procede alla «morte assistita» sconvolge persino alcuni fra gli stessi sostenitori dell’eutanasia. per esempio l’ex parlamentare Maryan Street, scioccata dalla notizia di un amico che ha voluto ricorrere alla nuova legge immediatamente dopo la sua approvazione.

Sì, l’End of Life Choice Act sta spaccando profondamente l’opinione pubblica neozelandese e in particolare la comunità scientifica, come del resto è già avvenuto nei Paesi Bassi. Perché la nuova legge è anche un forte disincentivo alle cure palliative, peraltro già poco diffuse nel Paese, e alla protezione dei più vulnerabili.

Tags: Eutanasia
iFamNews Italia

iFamNews Italia

Articoli pubblicati dalla redazione italiana di iFamNews.

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.