Last updated on Ottobre 13th, 2022 at 03:09 am
Dall’Agenzia Quadratin, Messico – Quasi 9mila persone hanno partecipato al XIV Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF), svoltosi dal 30 settembre al 2 ottobre nell’Expo Santa Fe di Città del Messico. Un dato assolutamente importante, questo, che segna il record, superando di gran lunga i numeri delle edizioni precedenti, in media attorno alle 4mila. Lo sottolinea Allan C. Carlson, presidente emerito dell’Howard Center for the Family, iniziatore, nel 1997, dei Congressi Mondiali delle Famiglie, lamentando al contempo il fatto anche che, nell’opinione pubblica e sui media, la famiglia venga invece spesso considerata una istituzione antiquata e inadatta al mondo nuovo.
Secondo i dati ufficiali diffusi del comitato organizzatore del WCF, sono state più di 5.500 le persone che hanno presenziato alle sessioni di lavoro animate da specialisti e da esperti dei vari ambiti concernenti la famiglia.
Alla prima tavola rotonda, intitolata Famiglie forti, società sostenibili, hanno partecipato personalità di spicco quali Jim Daly, presidente di Focus on the Family, la maggior realtà mondiale di difesa della famiglia naturale; l’anziano Wilford W. Andersen, della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni; Valerie Huber, la “mandrina” della «Geneva Consensus Declaration»; la principessa Gloria von Thurn und Taxis; e il cardinale Gerhard Ludwig Müller, già prefetto della Congregazione per la dottrina della fede.
«Questa energia fa parte dell’esperienza che volevamo far vivere alla gente, a maggior ragione dopo più di due anni di confino. Vivere un evento di questa portata in cui non ci sono più distanze, in cui ci si può abbracciare davvero, ci emoziona molto», ha dichiarato il presidente del WCF Messico 2022, Fernando Milanés.
«Certo che è importante difendere gli animali. Io amo molto gli animali. Certo che è importante difendere il pianeta e le sue foreste. Certo che lo è. Ma è difficile trovare una causa più importante e più grande, e allo stesso tempo più prossima e più diretta, della difesa della famiglia umana», ha aggiunto il regista spagnolo Juan Manuel Cotelo.