ProLife Europe: difendere la vita nei campus

Clara Auersperg racconta una iniziativa di grande successo

Giovani adulti alla manifestazione di strada di ProLife Europe per la Marcia per la Vita 2020 a Berlino.

Last updated on aprile 6th, 2021 at 05:25 am

Qual è il messaggio che ProLife Europe vuole mandare alla Germania e all’Europa intera?

ProLife Europe è un’organizzazione per la protezione della vita, fondata il 24 marzo 2019 ad Augsburg, in Germania, come associazione senza scopo di lucro. Ci muove il convincimento che ogni essere umano sia prezioso e degno di protezione, dal concepimento alla morte naturale. Siamo cioè convinti che il diritto alla vita sia il diritto umano più fondamentale. Sogniamo dunque di creare un’Europa aperta alla cultura della vita: e uniti possiamo rendere possibile l’impossibile.

Esistono però già diverse organizzazioni a protezione della vita. Qual è il vostro obiettivo specifico e cosa manca invece nel mondo pro-life che voi potete aggiungere?

Il fulcro del nostro lavoro è il lavoro sui e con i giovani. Sì, in diversi Paesi europei esistono organizzazioni che operano per la protezione della vita, ma non agiscono nel modo in cui lavoriamo noi. Noi ci ispiriamo agli Students for Life attivi negli Stati Uniti d’America e in Europa vogliamo dare vita a un movimento giovanile pro-vita unitario. Ciò significa che ci sforziamo di cooperare e di collaborare con le associazioni già esistenti nei diversi Paesi, e che invece intendiamo crearne là dove la protezione della vita non conta ancora su rappresentanze organizzate.

Oltre al networking con altri gruppi analoghi come operate concretamente?

Parte importante del nostro lavoro è dare vita a gruppi studenteschi nelle università, nelle scuole o nelle città per poi sostenerne le attività. Ai giovani forniamo il know-how e il materiale necessario a raggiungere le persone negli ambienti in cui sono già naturalmente presenti. ProLife Europe organizza poi i cosiddetti “LifeTALKS”, unità didattiche pensate per le scuole appunto sul tema dell’aborto e della protezione della vita. In pratica sono lezioni che offriamo gratuitamente agli studenti dalla terza media in su.
In diverse città europee svolgiamo poi, annualmente, l'”Impact Congress” attraverso cui i giovani imparano, con lezioni e laboratori, a fornire contributi concreti alla tutela della vita, sia privatamente sia in gruppo. Il congresso ha scopi motivazionali: i diversi gruppi imparano infatti a fare rete anche a livello internazionale, stringendo amicizie significative.

Lei lavora con ProLife Europe da due anni. I traguardi raggiunti?

In due anni abbiamo creato 30 gruppi in 8 Paesi. Quello più recente è ProLife-Paris: la sua fondazione ha marcato un grande passo per noi e per tutto il movimento pro-life, visto che in Francia la legge limita fortemente le possibilità di attività dei gruppi a favore della vita. Abbiamo poi altri gruppi per esempio nell’Università di Passau, nella Università Ludwig Maximilian di Monaco, nell’Università di Friburgo e nell’Università di Scienze Applicate di Heiligenkreuz.

La pandemia del CoViD-19 ha influito sul vostro lavoro e, in generale, su quello del movimento pro-life?

Sì, lo ha reso molto più difficile. Da un lato abbiamo perso gran parte delle nostre donazioni, dall’altro i nostri gruppi si sono trovati a fronteggiare una sfida davvero grande. Molte delle nostre attività tipiche ora non sono infatti praticabili o lo sono solo in misura limitata. Ma siamo anche cresciuti molto e siamo riusciti a trovare nuovi modi per trasmettere il messaggio. Per esempio attraverso iniziative online e attività di promozione sui social media, come in occasione della Giornata dei diritti umani il 10 dicembre.

I piani per il 2021? Quali sfide porterà il nuovo anno?

Vogliamo continuare a crescere, vogliamo lanciare nuovi gruppi e vogliamo raggiungere nuovi Paesi. Il primo gruppo in attesa, dietro le quinte, è in Portogallo.
Un altro importante obiettivo per il 2021 è motivare più donatori ad aiutarci, dato che ProLife Europe si finanzia solo su base volontaria. Insomma, le aspettative sono tante e grandi.

Come si può contattarvi, sostenervi o anche diventare membri del vostro movimento?

Il nostro sito web ha tutte le informazioni utili su ProLife Europe e siamo attivi anche su Facebook, Instagram e YouTube.
Chi volesse sostenerci lo può fare anzitutto con una donazione (che per noi è estremamente importante). Questo è il nostro IBAN: DE42 7002 0500 0001 6602 01; BIC: BFSWDE33MUE.
Chi fosse interessato a iniziare o a unirsi a un gruppo può contattarci scrivendo a getactive@prolifeeurope.org, mentre io personalmente rispondo all’indirizzo clara.auersperg@prolifeeurope.org.

Exit mobile version