Con grande rapidità, alle 19.24 di venerdì 24 giugno, non appena si è diffusa anche in Europa la notizia del pronunciamento della Corte Suprema statunitense che ha ribaltato la sentenza Roe vs. Wade che dal 1973 ha reso l’aborto nel Paese nordamericano un “diritto” federale, il presidente francese Emmanuel Macron ha twittato il proprio sdegno e la propria preoccupazione.
Ha espresso solidarietà, Monsieur le Président, alle donne degli Stati Uniti d’America, private a parer suo di un «diritto fondamentale», quello di sopprimere il bambino che portano in grembo.
Il giorno successivo Aurore Bergé, presidente del gruppo parlamentare Renaissance (RE) nell’Assemblea nazionale, ha annunciato l’intenzione di presentare un disegno di legge che sancirebbe il diritto all’aborto addirittura nella Costituzione della Repubblica francese.
La politica ha risposto con entusiasmo e il primo ministro, Elisabeth Borne (TDP), ha dichiarato in un tweet che «il governo sosterrà con forza questo disegno di legge».
Dal canto suo Mathilde Panot, presidente a Palais Bourbon del partito di estrema sinistra La France Insoumise (FI), ha annunciato che si adopererà in questo senso, con disegno di legge simile, anche la coalizione formata recentemente dal fondatore e leader del suo partito Jean-Luc Mélenchon, la Nouvelle Union populaire écologique et sociale (NUPES), istituita il 1º maggio dalla Sinistra e dai Verdi.
Anche a destra, il presidente del Rassemblement National (RN), Jordan Bardella, ha pubblicato su Twitter un post in cui afferma che «nessun movimento politico serio in Francia mette in discussione la legge Veil», con riferimento all’ex ministro della Salute Simone Veil, che nel 1975 ha reso legale l’aborto in Francia.
Per quanto riguarda l’opinione pubblica, uno studio condotto nell’aprile 2021 per la Women’s Foundation evidenzia come la maggior parte dei francesi, circa il 93%, affermi di essere convinta del diritto delle donne ad accedere all’aborto, mentre l’81% riterrebbe addirittura che tale accesso dovrebbe essere ulteriormente migliorato, ed è proprio questo rapporto a essere sventolato dai media generalisti d’Oltralpe e non solo.
Resta da aggiungere che in Francia è in vigore una legge sulla bioetica agghiacciante, di cui «iFamNews» ha trattato in numerose occasioni, in cui l’aborto elettivo trova ampio spazio e applicazione virtualmente illimitata. Nessuno stupore, quindi, per la reazione isterica opposta alla sentenza statunitense.
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