Il filo rosso del Natale

La bellezza della famiglia attraverso storie, apologhi, aneddoti e spunti che oggi «Nostradomus» raccoglie per seminare un domani migliore

palline rosse di Natale

Last updated on Dicembre 24th, 2021 at 06:58 pm

La bellezza della famiglia attraverso storie, apologhi, aneddoti e spunti che oggi «Nostradomus» raccoglie per seminare un domani migliore

Rosse sono le bacche dell’agrifoglio usato come ornamento. Rosse sono le striature delle «J» di caramello colorato che decorano gli alberi di Natale assieme a palle sempre rosse perché così si usò fare in origine appendendovi, fra l’altro, mele rosse. E rosse sono le foglie della poinsettia scelta come stella di Natale. E rosso, secondo l’usanza greca, è il manto dell’abito episcopale di san Nicola, alias Babbo Natale. Un imponente, maestoso filo rosso.

Sì, perché il rosso è il colore della regalità di Gesù che nasce il 25 dicembre tanto quanto del Suo sangue versato per la redenzione degli uomini.

Qualcuno potrebbe trovare di cattivo gusto associare il cruento martirio di Cristo alla nascita del tenero pargoletto nella mangiatoia di Betlemme, ma questo solo perché ci siamo tutti quanti afflosciati e perché non sappiamo quel che diciamo.

Il sangue divino versato, infatti, asperge e rigenera, monda e ricrea. Sembra uno scarto e invece è linfa, sembra un rifiuto e invece è la potenza della vita. Che compaia alla nascita di Gesù è profezia e suggello, annuncio e speranza, segno e memoria.

I padri e le madri della nostra civiltà lo avevano assolutamente chiaro e ce lo hanno tramandato. Siamo noi che non ce ne ricordiamo più. È come se i padri e le madri della nostra civiltà ne avessero davanti agli occhi la rappresentazione plastica perfetta che offre quella scena madre e sublime del Ben Hur del 1959 in cui la camera segue il rigagnolo del prezioso sangue sgorgato dalla Croce frammezzo al fango e al calpestio delle suole sporche, giù per declivi e strade abbandonate, come disperso nel devasto della tempesta seguita all’ora terza in cui l’universo intero si rabbuiò solo in realtà per raggiungere Miriam e Tirzah nella spelonca puteolente dei reprobi immondi e sanarle dalla lebbra, guarirle dal male.

Che il nostro Natale sia allora un trionfo di luci scarlatte e di palline purpuree per ricordarci davvero Morte e Nascita. Anche se tutto intorno a noi il rosso natalizio serve oramai solo per le mutande di Capodanno.

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