Last updated on Agosto 24th, 2021 at 02:37 pm
A passo felpato avanza l’eutanasia in Italia. Nei giorni scorsi, mentre l’opinione pubblica era distratta da altre questioni, la commissione Giustizia della Camera ha approvato il testo base di una proposta di legge sul Rifiuto di trattamenti sanitari e liceità dell’eutanasia.
L’intervento della Consulta
Ma come si è arrivati a questo punto? Occorre fare un passo indietro. Era il 22 novembre 2019 quando la Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 580 del Codice penale ‒ che punisce chi induce al suicidio ‒ nella parte in cui non esclude la punibilità «di chi si limiti ad agevolare la realizzazione di un proposito di suicidio liberamente formatosi». Proposito, chiarisce la Consulta, che provenga da un soggetto «tenuto in vita da trattamenti di sostegno vitale e che sia affetto da patologia irreversibile (quindi non necessariamente terminale), fonte di sofferenze fisiche o psicologiche ritenute intollerabili».
La legge del 2017
Perché la Corte costituzionale ha deciso di intervenire? Una legge sul suicidio assistito in Italia esiste già da tre anni e mezzo. È la 219/2017: consente la sospensione di trattamenti sanitari vitali (idratazione e nutrizione assistite). La Consulta, però, l’ha ritenuta costituzionalmente illegittima per il motivo sopra esposto, rilevando «che l’attuale assetto normativo concernente il fine vita lascia prive di adeguata tutela determinate situazioni costituzionalmente meritevoli di protezione, da bilanciare con un’appropriata disciplina». Il testo base approvato nei giorni scorsi si pone dunque l’obiettivo di riempire il “vuoto normativo” segnalato dall’organo costituzionale.
La polemica
Il testo base sull’eutanasia ha spaccato la maggioranza. A favore hanno votato le Sinistre, mentre contrario il centrodestra compreso il partito di opposizione di Fratelli d’Italia. L’andamento dei lavori in commissione Giustizia ha suscitato polemiche. Il capogruppo Roberto Turri e tutti i componenti del Carroccio in commissione hanno denunciato «un fatto gravissimo», cioè che «i presidenti M5s hanno interrotto gli interventi e subito messo ai voti il testo base senza consentirci di intervenire in dichiarazione di voto». I leghisti hanno così deciso di sottoporre il caso al presidente della Camera: «Di fronte alla consueta forzatura da parte dei presidenti del Movimento 5 Stelle scriveremo al presidente della Camera Fico per denunciare l’irregolarità del voto e affinché vengano presi provvedimenti adeguati».
Il referendum
Sul tema dell’eutanasia «iFamNews» richiama non da oggi l’attenzione. Già nell’aprile scorso annunciavamo che i Radicali stavano preparando la raccolta di firme per indire un referendum in proposito. L’iniziativa referendaria mira ad abrogare parzialmente la disposizione penale relativa all’omicidio del consenziente. La petizione è ora in pieno svolgimento. L’offensiva per legalizzare del tutto l’eutanasia in Italia parte dunque da diverse bocche di fuoco. È utile ricordare che, nei Paesi in cui la cosiddetta “dolce morte” è stata approvata, si è aperto un pertugio che nel corso degli anni è diventato una pericolosa voragine.
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