Alexa Anderson, atleta di atletica leggera delle scuole superiori che ha protestato contro la condivisione di un podio con un concorrente transgender ai campionati statali dell’Oregon, afferma che i funzionari hanno deliberatamente ritardato la consegna della sua medaglia di terzo posto per mesi, fino a quando non ha intentato una causa federale contro l’organo di governo. L’incidente si è verificato il 30 maggio all’evento di salto in alto femminile, dove Anderson e la collega Reese Eckard sono scese dal podio in silenziosa sfida dopo che un maschio biologico identificato come femmina si è piazzato quinto, evidenziando le continue battaglie sulla correttezza negli sport femminili.
Anderson ha raccontato a Fox News Digital che, dopo la cerimonia, gli organizzatori avevano promesso di spedire le medaglie alla Tigard High School, ma non hanno mai dato seguito alla promessa, lasciandola a mani vuote nonostante la sua carriera di quattro anni nell’atletica leggera culminata in quella performance finale. La protesta ha suscitato una rapida reazione negativa: le ragazze sono state escluse dalla foto del campionato, bombardate da minacce di morte come “Spero che tu muoia” e richieste di espulsione, con messaggi che le accusavano di bullismo e di mettere in imbarazzo i loro genitori.
“C’erano persone che chiamavano la mia scuola chiedendo la mia espulsione”, ha detto Anderson, sottolineando il costo personale della sua presa di posizione. L’arrivo delle medaglie è avvenuto solo dopo che Anderson ha citato in giudizio l’Oregon School Activities Association (OSAA) in agosto, adducendo violazioni del Primo Emendamento per aver soppresso il loro punto di vista, pur consentendo altre espressioni politiche come cartelli di Black Lives Matter e messaggi pro-LGBTQ. Un giudice federale ha recentemente respinto la mozione dell’OSAA di respingere le accuse, consentendo al caso di procedere. L’avvocato dell’AFPI Leigh’Ann O’Neill ha sottolineato l’obiettivo della causa: “L’OSAA deve prendere una posizione molto affermativa… si tratta davvero di garantire la protezione della loro libertà di parola”.
Le medaglie sono state spedite direttamente allo studio legale dell’AFPI e Anderson ha finalmente ricevuto la sua in tempo per i Fox Nation Patriot Awards del 6 novembre 2025 a New York, dove lei ed Eckard sono state premiate con il Most Valuable Patriot Award dai conduttori Will Cain e Martha MacCallum.
Riflettendo sul ritardo, Anderson ha osservato: “È decisamente frustrante non averle ricevute in quel momento… ma ci sono cose più importanti per cui stiamo combattendo”. La saga amplifica i dibattiti nazionali sulla partecipazione transgender nell’atletica femminile, con la spinta legale di Anderson che cerca danni nominali e riforme politiche per salvaguardare le studentesse. Mentre i funzionari dell’OSAA e della scuola hanno rifiutato di commentare, la sua storia esemplifica i sacrifici delle giovani atlete che si battono per “Salvare lo sport femminile”, dalle proteste sul podio alle battaglie in tribunale contro l’ideologia transgender.













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