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COMUNICATO STAMPA
Roma, no ai giardini intitolati a Piergiorgio Welby
Flavia Cerquoni (Lega): «Contro uso ideologico del suo nome»
Marco Respinti (“iFamNews”): «Operazione del tutto fuori luogo»
«Ho profondo rispetto della sofferenza di Welby e della sua famiglia, questo rispetto mi impone di rifiutarne qualsiasi uso ideologico». Così Flavia Cerquoni, capogruppo della Lega nel Municipio VII di Roma, motiva al sito digitale d’informazione International Family News (“iFamNews”) la scelta di votare contro la proposta di intitolare i giardini di piazza San Giovanni Bosco all’attivista radicale, affetto da distrofia muscolare progressiva, morto nel 2006, dopo che, su propria volontà, gli venne staccato il ventilatore che lo teneva in vita.
Il voto della Cerquoni in commissione Cultura è stato l’unico contrario. Il 28 aprile la risoluzione approderà in consiglio municipale. «Il nostro voto contrario nasce dalla profonda convinzione che ogni vita è degna di essere vissuta», dice. E aggiunge: «Crediamo che tutti gli sforzi debbano essere indirizzati non per garantire ai malati l’eutanasia ma per permettere agli stessi la migliore assistenza possibile. La politica è chiamata a sostenere chi soffre e a garantire efficienti forme di assistenza e solidarietà».
«Il 21 aprile la Corte Suprema dei Paesi Bassi ha aggiunto al romanzo nero dell’eutanasia un nuovo capitolo angosciante, sancendo la liceità di sottoporre alla cosiddetta “morte buona” persino le persone incapaci di intendere e di volere», dice Marco Respinti, direttore di “iFamNews”. «Che dunque a Roma l’amministrazione pubblica faccia da testimonial all’eutanasia è del tutto fuori luogo».
23 aprile 2020
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