Pillole, cerotti, dispositivi intrauterini: sono tante le opzioni a disposizione delle donne per evitare una gravidanza a seguito di un rapporto sessuale. Per gli uomini, invece, le possibilità sono attualmente più limitate. Tuttavia, come evidenzia una ricerca che sarà presentata nel corso di un summit dell’American Chemical Society (ACS), è in arrivo un nuovo contraccettivo maschile non ormonale. Gli scienziati ne hanno testato l’efficacia sui topi, senza riscontrarne effetti collaterali.
Contraccettivo senza effetti collaterali
«Gli scienziati hanno cercato per decenni di sviluppare un contraccettivo orale maschile efficace, ma non ci sono ancora pillole approvate sul mercato», ha affermato come si legge sul sito dell’ACS Abdullah Al Noman, che presenterà lo studio. La maggior parte dei composti attualmente in fase di sperimentazione clinica prendono di mira l’ormone sessuale maschile testosterone, che potrebbe portare a effetti collaterali come aumento di peso, depressione e aumento dei livelli di colesterolo LDL (lipoproteine a bassa densità). «Volevamo sviluppare un contraccettivo maschile non ormonale per evitare questi effetti collaterali», afferma Noman, un ricercatore nel laboratorio di Gunda Georg, Ph.D., presso l’Università del Minnesota.
Anticoncezionali e ambientalismo
Il rischio di questa nuova offerta della scienza è quello di alimentare una visione della sessualità meramente edonistica e de-responsabilizzata. Una visione, questa, che trova sponda nella pervicace convinzione che il sovrappopolamento sia una delle cause della crisi climatica. Basti pensare che in uno slancio di neo-malthusianesimo, un numero consistente e sempre crescente di giovani uomini ricorre o siano in procinto di ricorrere alla vasectomia, cioè la resezione, dopo legatura, dei dotti deferenti, attraverso i quali dovrebbe invece passare lo sperma testicolare. La scelta avverrebbe a quanto pare proprio in una logica green, di sostenibilità ambientale, di riduzione del consumo di risorse naturali e di contenimento dello sfruttamento dell’energia.
Giovani che rinunciano a essere padri
E non solo uomini già padri, per altro, ricorrerebbero a tale pratica di sterilizzazione maschile, poco invasiva, in teoria reversibile, ma con percentuale di gravidanze successive per la coppia pari solo al 30%. Anche giovani uomini che padri ancora non sono e che quasi automaticamente rinunciano così a esserlo, quanto meno per via biologica. Un nuovo contraccettivo, molto meno invasivo della vasectomia, non può fare altro che alimentare questo approccio.
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