Alla fine di gennaio 2023, la DILCRAH francese, la “Delegazione interministeriale per la lotta contro il razzismo, l’antisemitismo e l’odio anti-LGBT+”, che fa capo al Primo Ministro Élisabeth Borne , ha pubblicato una guida per il “rispetto dei diritti delle famiglie LGBT+ e delle future famiglie”, presentata come una “guida pratica per aiutare i genitori LGBT+ e i futuri genitori a conoscere i loro diritti, a farli rispettare e a farli valere”. È sorprendente vedere un’istituzione governativa pubblicare una guida specifica per le famiglie LGBT+ perché queste non sono le uniche ad essere interessate all’adozione, discriminazione, congedo di maternità, congedo di paternità, congedo parentale, ecc.
Visto che si continua ad affermare che esse sono “famiglie come le altre”, allora perché dedicare loro una guida specifica? Perché il governo non ha pubblicato una guida per il rispetto dei diritti delle famiglie in generale o delle famiglie eterosessuali ad esempio? Cosa giustifica questa differenza di trattamento? Una guida che incoraggia pratiche contrarie alla legge? La maternità surrogata è ampiamente riportata in questa guida, già a pagina 8 di questa guida-manuale, questo termine è incluso nelle definizioni chiave, senza che sia immediatamente specificato che la maternità surrogata è vietata in Francia. (Unica indicazione del divieto è a pagina 32, dopo la presentazione dei mezzi per stabilire la filiazione in Francia con un bambino nato dalla GPA all’estero).
La mercificazione del contratto di surrogazione e del bambino è completamente ignorata, così come la condanna del Parlamento europeo di questa pratica: “Il Parlamento europeo condanna la pratica della maternità surrogata, che può esporre le donne di tutto il mondo allo sfruttamento, in particolare quelle più povere e in situazioni vulnerabili, come nel contesto della guerra” . I consigli forniti su come far riconoscere la filiazione di un bambino nato dalla GPA, a pagina 31, illustrano ancora una volta i due pesi e le due misure più volte denunciati contro il governo Macron riguardo all’uso di questa pratica all’estero. Allo stesso modo, per quanto riguarda la PMA e l’uso di gameti di terzi, la guida specifica i “metodi proibiti” (p. 11) come l’auto-inseminazione e il ricorso a una banca di gameti privata, ma nello stesso tempo la guida indica anche come regolarizzare lil riconoscimento della filiazione ottenuta con gli stessi metodi vietati. Da un lato ricorda l’illegalità, dall’altro dà consigli su come chiarire la situazione legale quando il reato è stato già commesso. In somma, il governo Macron , mette in guardia i cittadini sui reati e crimini previsti dalle legge e, allo stesso tempo, lo stesso governo contemporaneamente suggerisce ai cittadini che hanno compiuto i reati le procedure per regolarizzare la loro situazione ed evitare multe e prigione.
Un altro esempio sconcertante dei suggerimenti del governo Macron è il trattamento della questione dei cosiddetti transgender. Si afferma che il termine “madre” si riferisce alle persone registrate come “donna”, dunque non solo coloro che sono nate donne. La guida incoraggia così la giurisprudenza della Corte d’Appello di Tolosa che, il 9 febbraio 2022, ha fatto prevalere il “sentimento” di un adulto sulla realtà biologica e l’interesse del bambino a vedersi rilasciato un certificato di nascita corrispondente a questa realtà. La Corte d’appello aveva permesso a un uomo biologico che aveva concepito il figlio in modo naturale durante una relazione sessuale con la moglie, ma il cui stato civile era stato cambiato in quello di sesso opposto, di apparire come madre sul certificato di nascita del bambino. Allo stesso tempo, la guida sostiene che le persone registrate come uomini, ma donne per nascita, dovrebbero poter beneficiare dei diritti delle madri, anche se si batte perché siano dichiarate “padri” sul certificato di nascita del loro bambino. Come si vede, contano solo gli interessi e le voglie temporanee ed istintive degli adulti. Il bambino è sempre chiamato ad adattarsi ai sentimenti o alle contraddizioni messe in atto dagli adulti per soddisfare il desiderio di un figlio-oggetto. Così, anche stavolta, il governo francese ed il Presidente Macron, dimostrano di esser sempre più interessati alle ideologie dominanti piuttosto che alla realtà e al bene delle famiglie, dei bambini e dei genitori.
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