Last updated on Novembre 12th, 2021 at 10:01 am
C’è un film, intitolato Unplanned, che tutti dovrebbero vedere. Non è un film facile, ma è un film semplice. Lo è perché è un film che va diritto e diretto al punto. Dice che l’aborto è un orrore e un’assurdità che non dovrebbero avere luogo mai.
Il film lo dice e lo racconta bene. In maniera forte perché forte è l’aborto. Unplanned lo dice e lo racconta in maniera assolutamente veritiera e non dozzinalmente propagandistica perché quella di Unplanned è una storia vera. È la storia di Abby Johnson, dirigente della famosa e famigerata Planned Parenthood, l’abortificio maggiore e più potente del mondo, la quale, da paladina dell’aborto, si rende conto di cosa l’aborto sia e cambia completamente vita. Ora, Abby Johnson è viva e vegeta, e oggi è un’attivista per il diritto alla vita che gira il mondo raccontando la propria avventura.
Unplanned è un film che tutti dovrebbero vedere perché ha il potere di cambiare la vita.
Ma Unplanned è un film difficile da vedere perché i circuiti cinematografici maggioritari non lo programmano. Esce troppo dal seminato, Unplanned: è troppo diverso da quello che il quieto vivere vuole sentirsi dire. È troppo coraggioso.
Per vederlo e per farlo bisogna quindi organizzare proiezioni ad hoc.
«iFamNews» ha dato notizia di tutte le proiezioni in questo modo e continuerà a farlo. Ma appunto non basta.
Occorre che città piccole e grandi organizzino proiezioni parallelamente ai soliti circuiti. Perché Unplanned va visto e va fatto vedere, Unplanned va promosso e spinto, Unplanned deve mostrare di avere un pubblico e un popolo.
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