Un manifestante cristiano, Damon Atkins, è stato arrestato a Reading, in Pennsylvania, per aver recitato dei versetti biblici in contrapposizione a una “marcia e manifestazione dell’orgoglio” LGBT. L’incidente è avvenuto il 3 giugno, durante la prima Marcia dell’Orgoglio della città, un evento che comprendeva una cerimonia di alzabandiera presso l’edificio del Municipio e partecipanti vestiti con abiti femminili esagerati. Atkins è stato arrestato con l’accusa di “condotta criminale disordinata” dopo aver iniziato a predicare contro l’evento dall’altra parte della strada, mentre teneva in mano un cartello con scritto “Dio ha detto vai e non peccare più” e indossava una maglietta con il messaggio “Devi nascere di nuovo”.
Matthew Wear, un altro residente di Reading a cui la polizia aveva consigliato di smettere di predicare, ha registrato l’arresto di Atkins, avvenuto dopo che Atkins aveva predicato per circa un minuto. L’agente che ha effettuato l’arresto, il sergente Bradley T. McClure, ha detto ad Atkins di lasciare che i sostenitori del Pride “facessero il loro tempo”, ma Atkins ha risposto citando il suo diritto di trovarsi su una proprietà pubblica e ha continuato a esprimere il suo credo.
Dopo un breve allontanamento, McClure si voltò verso Atkins, che iniziò a citare un versetto di 1 Corinzi 14:33. Atkins riuscì a pronunciare solo l’inizio della strofa prima di essere interrotto da McClure, che dichiarò: “È finita. Atkins è stato ammanettato e arrestato da McClure e da altri due agenti.
Secondo i documenti ottenuti da The Lancaster Patriot, Atkins è stato accusato di “condotta disordinata, coinvolgimento in una rissa”. Nell’affidavit della causa probabile, McClure ha notato che Atkins aveva iniziato “a urlare alle persone presenti all’evento”, da cui l’arresto. Ad Atkins è stato consigliato di rimanere sul suo lato della strada e di tenere il suo cartello senza disturbare l’evento, ma l’agente ha affermato che Atkins ha ripreso a urlare contro i partecipanti all’evento nonostante avesse riconosciuto le istruzioni.
In risposta, Atkins nega di aver acconsentito agli ordini dell’agente e respinge le accuse di aver fatto “commenti sprezzanti”. Ha espresso il suo disappunto per il fatto che il termine “Dio” sia oggi considerato dispregiativo e ha ribadito il suo impegno nei confronti degli insegnamenti di Gesù. Atkins, che dovrà presentarsi in tribunale il 16 giugno, spera che il gruppo legale conservatore Alliance Defending Freedom gli fornisca assistenza legale. Nonostante la sua situazione, esprime gratitudine per il sostegno ricevuto dal pubblico.
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