Legge Trans spagnola, eleminate circa 500 differenze legali tra uomini e donne

La gran parte delle associazioni e ‘think tank’ conservatori, delle associazioni di famiglie e delle femministe (di ogni colore politico) sono in ‘guerra’ contro questa legge e questo governo pericoloso per la nazione

Congreso de los Diputados, transgender

fonte: Wikipedia, l'immagine modificata usando Canve

In caso di violenza di genere, le ‘donne trans’ (uomini che si dichiarano uomini’) avranno il diritto di non essere denunciate per questo tipo di aggressione, questa è solo una delle volgari e preoccupanti novità del introdotte dal Governo socialcomunista e populista spagnolo con la Legge Trans recentemente approvata.  L’approvazione della legge trans e della sua controversa autodeterminazione di genere ha eliminato tutte le differenze legali esistenti in Spagna tra i sessi. Lo dimostra un documento che dettaglia circa 500 diritti che favoriscono le donne e che, d’ora in poi, potranno essere riconosciuti anche agli uomini che decidono di cambiare il proprio sesso nel Registro Civile.

Lo scorso 16 febbraio, nonostante la spaccatura tra i diversi partiti politici, la legge sui transgender è stata approvata dal Congresso dei Deputati. Questa legge faciliterà il cambio di sesso per tutti i cittadini di età superiore ai 12 anni entro un periodo massimo di quattro mesi. Questa legge darà agli uomini che decidono di registrarsi come donne il diritto a un aumento della pensione per il numero di figli, che parte dal 5% per due figli e arriva al 15%; verrà offerto loro un aiuto per la loro attività (gli uomini non ne hanno accesso); oppure verrà concessa una detrazione nell’IRPF (Imposta sul reddito delle persone fisiche) di 100 euro al mese per le madri lavoratrici (se un padre vuole accedervi deve dimostrare di averne la custodia). In caso di violenza di genere, le donne transgender avranno il diritto di non essere denunciate per questo tipo di aggressione. Se subiscono violenza da parte del partner, potranno ricevere un sostegno economico. Inoltre, avranno un pagamento supplementare una tantum se sono state costrette a cambiare residenza a causa delle circostanze di violenza di genere. Inoltre, almeno 60 diritti della Legge integrale sulla violenza di genere saranno accessibili agli uomini che desiderano cambiare il proprio sesso all’anagrafe. Per quanto riguarda i benefici, nelle Isole Canarie avranno diritto a uno sconto dell’80% sulla prima licenza di pesca; potranno beneficiare di aiuti fino al 75% per le opere audiovisive; a Barcellona sarà riservato il 40% dei posti nei concorsi per la Guardia Urbana, oppure potranno ottenere un posto nei concorsi per la Guardia Civil prima degli uomini se la differenza di punteggio non è superiore a 0,5 punti fino a coprire una quota del 30% di donne.

La persona trans che vuole cambiare sesso deve solo recarsi all’Ufficio di Stato Civile. L’interessato deve compilare il modulo che il funzionario gli consegnerà e dichiarare la propria volontà di cambiare sesso. Successivamente, dovrà scegliere il nuovo nome. Questa rettifica non può essere subordinata alla previa presentazione di un referto medico o psicologico. Il funzionario vi informerà delle conseguenze legali del vostro atto e vi fornirà informazioni sulle misure di assistenza durante la procedura di rettifica del nome. Entro tre mesi, l’ufficio anagrafe convocherà nuovamente la persona per ratificare la sua domanda e assicurarsi che desideri ancora cambiare nome. Un mese dopo, la modifica ufficiale sarà approvata. In altre parole, la persona che vuole effettuare il cambiamento dovrà attendere quattro mesi. Che dire? Una vergogna civile, oltreché una pericolosa riduzione di garanzie e specifiche normative per favorire la specificità femminile. Non a caso, la gran parte delle associazioni e ‘think tank’ conservatori, delle associazioni di famiglie e delle femministe (di ogni colore politico) sono in ‘guerra’ contro questa legge e questo governo pericoloso per la nazione.

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