Last updated on Novembre 6th, 2022 at 05:51 am
I rappresentanti dell’Organizzazione Internazionale per la Famiglia e del portale «iFamNews» Brian Brown, presidente di IOF ed editore di «iFamNews», Marco Respinti, direttore, e Marija Stajić, co-responsabile del portale in Serbia e autrice, hanno partecipato al panel intitolato Le sfide alla famiglia nel mondo moderno. Il panel, cui ha preso parte Angela Gandra Martins, Segretario di Stato brasiliano per gli affari familiari, è stato moderato da Radoš Pejović, presidente della Fondazione nazionale per le questioni familiari e la demografia.
Al termine di questo primo panel Danica Grujičić, presidente della Fondazione «Insieme per i giovani» che ha organizzato il Summit internazionale della gioventù «Open World», ha firmato un accordo di cooperazione con Radoš Pejović.
I social network non perdonano
Nel proprio discorso, Marija Stajić ha sottolineato come in ogni tempo, in ogni momento della storia, in ogni parte del pianeta, al raggiungimento della maturità sessuale i giovani hanno affrontato e affrontano prove simili, comuni a tutti o quasi. «E come se ciò non fosse difficile di per sé», ha affermato l’autrice, «per i giovani di oggi le tentazioni sono rese ancora più ardue dalle tecnologie digitali, dai nuovi tipi di dipendenza e dall’esposizione dell’intimità sui social network, dove tutto rimane registrato in modo permanente. Se le generazioni precedenti potevano permettersi errore e un poco di superficialità giovanili, i social media hanno privato i ragazzi di oggi di tale concessione. Se prima si poteva arrivare a mettersi in imbarazzo davanti alla società, oggi tali eventi sono diventati cadute “da brivido”, esposte non solo a chi vive nel medesimo ambiente o nella stessa scuola, ma accessibili potenzialmente a persone di tutte le età, ovunque. E per sempre. Quindi, al futuro datore di lavoro, al futuro marito o alla futura moglie, persino ai futuri suoceri. I social non perdonano nulla».
«La cultura ormai onnipresente degli “appuntamenti casuali”, la cosiddetta “cultura del collegamento”», ha continuato Maria Stajić «suggerisce di divertirsi il più possibile, di prendere dall’altra persona ciò che si desidera, senza subirne conseguenze: è sufficiente “proteggersi”. È molto ingenuo, però, credere che di fare quello che si vuole, senza conseguenze. Una società ipersessualizzata offre l’illusione della protezione, poi, quando quella protezione fallisce, e prima o poi deve necessariamente fallire, varie aziende nella medesima società vendono la soluzione ai “problemi”».
«Attualmente, la questione più attuale è la cosiddetta “ideologia di genere”, che nega la natura biologica dell’uomo come essere binario, uomo o donna, e cerca di convincerci che si possa nascere nel “corpo sbagliato” e che in tal caso vi sia la necessità di un’intervento chirurgico e di terapia ormonale permanente per il cambio di sesso», ha sottolineato la Stajić.
Il Brasile sulla via per preservare la famiglia naturale
Angela Gandra Martins, Segretario di Stato per la Famiglia del Brasile, ha sottolineato che nella Costituzione del suo Paese la famiglia è definita come l’unità fondamentale della società, che richiede un’attenzione speciale da parte dello Stato. Inoltre, nel preambolo della Convenzione per i diritti dell’infanzia, si afferma che un bambino, al fine di uno sviluppo completo e armonioso della personalità, dovrebbe crescere in un’atmosfera familiare serena, piena di amore, felicità e comprensione. Il successo di tali politiche risiede in quella che è definita una legge-ombrello nella vita reale, benché ciò non sia affatto semplice o facile.
La famiglia, una fortezza inespugnabile da custodire costantemente
Marco Respinti, direttore di «iFamNews», ha sottolineato che i media sono fondamentali nella lotta in favore della famiglia naturale e che il portale International Family News è in prima linea contro i colossi dei media ben finanziati, e che a prescindere da tutto ciò si pone con fermezza dalla parte della verità, perché ne vale la pena.
Lo fa ogni giorno, in 9 lingue, in tutto il mondo. «iFamNews» racconta la dignità e la bellezza della famiglia e dei valori familiari, personali e sociali. Se non ci fosse la famiglia, la società crollerebbe: chi lavorerebbe nelle aziende, chi riempirebbe i fondi pensione, su cosa sarebbe costruita la società stessa?
La famiglia è bella, la famiglia merita di essere protetta. Vale la pena costruire la famiglia, perché la famiglia è il futuro.
«Ricorda che la famiglia è la tua risorsa, nel bene e nel male. Come giornalista, è mio dovere difendere ogni giorno la famiglia e dire la verità sull’importanza della famiglia. Non possiamo farlo senza di voi. Abbiamo bisogno che voi giovani vi mettiate in gioco, ci mandiate buone notizie per mostrare insieme perché vale la pena lottare per la famiglia, ma anche cattive notizie, per svelare quei fenomeni a cui le famiglie debbono fare attenzione. Parliamo di famiglia, non abbiamo paura di parlare!», ha affermato il direttore del portale.
«Parlate delle famiglie da cui provenite e delle famiglie che certamente nel futuro fonderete: lasciate che sia la vostra fortezza inespugnabile, degna di essere custodita! È così che possiamo cambiare le cose. Non è un’utopia, è possibile, credetemi», ha concluso Respinti.
State cambiando il corso della storia: questo è essenziale
Brian Brown, presidente dell’Organizzazione internazionale per la famiglia, fondatore ed editore di «iFamNews», ha analizzato le sfide strutturali utili a preservare la famiglia naturale.
«Se ci guardiamo intorno, in qualsiasi parte del mondo, possiamo osservare la drammatica disintegrazione della famiglia», ha dichiarato Brown. «Il tasso di divorzi è salito alle stelle a partire dagli anni 1960. Qualcosa è cambiato. Certamente, vi sono cose all’interno della famiglia che non cambiano, indipendentemente dai luoghi, e la vita familiare è piena di molti problemi. La lotta per essere buoni con noi stessi e gli altri è universale. Il matrimonio è uno stato in cui impariamo a superare le differenze e a essere persone migliori. Nel mondo moderno è sempre più difficile superare queste differenze, e queste sono le sfide strutturali di cui parlo».
«Perché oggi è difficile superare i conflitti senza che ne risulti necessariamente un divorzio?», ha continuato l’editore. «Perché le famiglie sono necessariamente separate? I nostri antenati non hanno affrontato le sfide che viviamo noi oggi: la pornografia prontamente disponibile, l’ascesa vertiginosa e la disponibilità di alta tecnologia nelle mani di ciascuno di noi. Questi non sono problemi che hanno origine nella famiglia, ma sono sfide strutturali che ogni famiglia moderna deve affrontare».
L’Organizzazione Internazionale per la Famiglia si basa sulla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, in cui si afferma che la famiglia è buona, che va protetta, che deve basarsi sulla reciproca compenetrazione e complementarietà di uomini e donne, padri e madri, mariti e mogli, che nell’amore alleva tutti i figli che la coppia mette al mondo.
«Un’altra questione che sta emergendo oggi è il modello secondo cui la famiglia è un problema per la società moderna», argomenta ancora Brown. «Che crea difficoltà, che è superata, che è tradizionalista e che dovremmo rompere il nostro rapporto con la tradizione, che ostacola il progresso umano. È diventata una costante in Occidente: nella politica, nell’istruzione, negli affari, in tutto ciò che ci circonda, ed è per questo che siamo costantemente attaccati per i nostri valori cristiani e tradizionali. La libertà è sparita. Invece di discuterne, i cosiddetti i liberali ci zittiscono sempre e comunque. La cattiva notizia è che tutto ciò è in via di peggioramento. Se rappresenti la famiglia naturale, ti mettono al di fuori di ogni possibile discussione. Lo vediamo su Facebook, su Twitter… Coloro che si considerano liberali sono assolutamente intolleranti nei confronti di coloro con cui non sono d’accordo!
Alcuni paesi, come la vicina Ungheria, sono riusciti a resistere. Questo è il motivo per cui l’Ungheria è demonizzata dai media di tutto il mondo. Tuttavia, i risultati a partire dal 2015 della politica per la famiglie in quel Paese ci hanno aperto gli occhi sul fatto che è possibile migliorare la posizione della famiglia anche in altri Stati. Non si sono preoccupati di cosa avrebbero detto i loro avversari al riguardo. Questo mi ha portato alla conclusione che non importa quanto sia grave la situazione attuale, con un po’ di sforzo e un po’ di coraggio, il mondo può cambiare!».
«In terzo luogo, oggi è necessario uscire dalla zona di comfort. Sappiamo che ci sono stati problemi nelle relazioni tra gli Stati Uniti d’America e la Serbia. Questo non dovrebbe impedirci di essere uniti rispetto alla famiglia e ai valori della famiglia. Costruiamo le nostre società imparando gli uni dagli altri. Nessuno ci garantisce che ce la faremo, ma siamo chiamati a testimoniare la verità, anche se ogni giorno perdiamo battaglie.
Non crediate che il progresso dell’umanità consista nel resistere alla famiglia naturale, alla libertà, alla religione, alla tradizione. Questo semplicemente non è vero. La storia vive di fasi alterne e dipende esclusivamente da te».
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