Last updated on Febbraio 19th, 2020 at 03:06 am
Il fatto che CSW64 e Beijing+25 ricorrano nel 75° anniversario della fondazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) richiama alla mente i princìpi sanciti, subito dopo la fondazione stessa, nella Dichiarazione universale dei diritti umani, che Eleonor Roosvelt (1884-1962) sperava profeticamente potesse divenire «la Magna Carta mondiale» di tutti. Proclamando la «[…] dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana» e i «[…] loro diritti, uguali ed inalienabili», tra cui l’«uguaglianza dei diritti dell’uomo e della donna», la “Dichiarazione” elenca, tra le altre cose, il diritto di vivere liberi dalla schiavitù, dalla tortura e dai trattamenti degradanti, il diritto alla proprietà personale, il diritto a ricevere uguale compenso a parità di lavoro e il diritto all’istruzione: tutti diritti che nel mondo vengono troppo spesso negati alle donne.
Ma l’impegno urgente e lodevole in difesa dei diritti delle donne deve procedere in modo da non minare il più importante di quei «diritti uguali ed inalienabili» che viene meno quando non è riconosciuta l’unicità, determinata da Dio, della donna e dell’uomo, così come della loro unione sponsale, volta a formare ciò che la “Dichiarazione” stessa riconosce come «[…] il nucleo naturale e fondamentale» della società, cioè la famiglia. Riferendosi a questa unione ordinata da Dio, Papa Francesco ha parlato della «[…] complementarietà fra uomo e donna», che «[…] sta alla base del matrimonio e della famiglia. […]. I bambini hanno il diritto di crescere in una famiglia, con un papà e una mamma, capaci di creare un ambiente idoneo al loro sviluppo e alla loro maturazione affettiva». Tale «unione dell’uomo e della donna nel matrimonio», continua il Santo Padre, è «[…] un bene unico, naturale, fondamentale e bello per le persone, le famiglie, le comunità e le società».
Si tratta anche del maggior garante dei diritti umani sia per le donne sia per gli uomini. Nelle parole di Michael Novak (1933-2017), già ambasciatore alla Commissione delle Nazioni Unite per i diritti umani, «la famiglia è il semenzaio delle capacità economiche, delle abitudini finanziarie, dell’atteggiamento verso il lavoro e l’arte dell’indipendenza economica. La famiglia è un’agenzia di promozione del successo educativo più forte della scuola. In un ordine sociale improntato alla saggezza, la pianificazione politica e sociale inizia dall’assioma “ciò che rafforza la famiglia, rafforza la società” […]. I ruoli di un padre e di una madre, e dei figli che li rispettino, è in assoluto il centro focale della forza sociale». Mentre il CSW64 procede con l’importante compito di difendere i diritti delle donne, noi firmatari invitiamo i delegati a farlo nella maniera più efficace possibile, adempiendo all’obbligo che si sono assunti nel Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali chiedendo che «siano accordati alla famiglia […] la difesa e l’aiuto più ampi possibili».
Firmatari
International Organization for the Family
Center for Family and Human Rights
United Families International
American Family Association of New York
Latin American Alliance for the Family
Fondazione Novae Terrae, Italia
FamilyPolicy.ru Advocacy Group, Russia
CitizenGo, Spagna
Family First, Nuova Zelanda
Universal Peace Federation
Family Policy Institute, Sudafrica
Institute for Family Policy, Spagna
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