Esther Brownsmith, docente presso l’Università di Dayton, un’istituzione cattolica dell’Ohio, ha suscitato un dibattito quando ha suggerito che la Bibbia sostiene la nozione di identità di genere fluida. Il discorso controverso arriva in risposta alla mossa dei legislatori dell’Ohio di annullare il veto del governatore su una legge che vieta ai maschi biologici di partecipare a eventi sportivi femminili e limita i trattamenti di transizione di genere per i minori. Brownsmith prende esempi dai testi religiosi, tra cui figure bibliche che hanno “superato i confini di genere”, per sostenere le transizioni di genere.
In un articolo di opinione scritto per il Dayton Daily News, Brownsmith ha sostenuto che le scritture e i diritti dei trans non sono in conflitto. Ha sottolineato che le scritture religiose enfatizzano il sostegno ai membri della società più a rischio, e le persone trans sono tra le più vulnerabili della società. Tuttavia, ha notato che il suo punto di vista diverge dalla Chiesa cattolica che, come nel capitolo della Genesi nella Bibbia, sostiene il concetto di due sessi – maschio e femmina.
In qualità di studioso della Bibbia ebraica, Brownsmith guiderà un ciclo di Quaresima presso una chiesa episcopale locale, incentrato sulle narrazioni bibliche di diverse identità sessuali e di genere, con sessioni su argomenti come “Giuseppe e il vestito della principessa arcobaleno” e “Immaginare un Dio genderfluid”. L’Università di Dayton ha detto che “rispetta la libertà accademica dei suoi docenti e studenti e promuove un ambiente di inclusione”.
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