Last updated on Ottobre 18th, 2021 at 06:09 am
Deputato a Westminster per il Partito Conservatore, 69 anni, cattolico impegnato e attivo in politica, marito devoto, padre di cinque figli, difensore del diritto alla vita umana innocente, creatore, nel 2006, del Gruppo interparlamentare per le relazioni con la Santa Sede. Questi era Sir David Amess.
Sir Amess è morto ieri, poco dopo mezzogiorno, accoltellato, una volta, due volte, tre volte, molte volte. La lama di un 25enne somalo lo ha massacrato all’interno di una chiesa metodista di Leigh-on-Sea, nell’Essex, dove era in visita.
Terrorismo? Certo. Cos’altro è un gesto così, se non un atto di terrore voluto per incutere terrore e per tutto spegnere nel terrore?
Gli inquirenti faranno il proprio mestiere e chiariranno movente e dinamica. Ma questo è un dettaglio, importante come lo sono tutti i dettagli perché li si annida il demonio.
E però, oltre ai dettagli, c’è la storia primaria. Quella che racconta di un soldato del bene che è caduto. Questo non è solo un dettaglio buono per il dominio. È la pista sgombera e vuota dove la bestia balla sfrenatamente.
Fare thee well, Sir Amess.
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