Last updated on marzo 15th, 2021 at 09:52 am
Il Southern Poverty Law Center (SPLC) ha appena pubblicato un articolato rapporto, The Year in Hate and Extremism 2020, che i suoi critici già definiscono solo l’ennesima dimostrazione di quanto l’organizzazione sia nel corso degli anni divenuta tronfia e ideologica.
Come nota il Catholic News Agency (CNA), il rapporto aggiorna, tra l’altro, quella famigerata «mappa dell’odio», che (dice la CNA) in origine «elenca[va] organizzazioni quali il Ku Klux Klan e i neo-nazisti», ma che «più di recente […] ha preso a includere pure organizzazioni cristiane per il diritto alla vita e la difesa del matrimonio tradizionale bollate come “gruppi di odio anti-LGBT+”». Per il 2020 le 838 organizzazioni che secondo lo SPLC sono “gruppi d’odio” includono il Ruth Institute, l’Alliance Defending Freedom (ADF), il Family Research Council, molte piccole Chiese cristiane e l’International Organization for the Family (IOF), ovvero l’editore di “iFamNews”.
Commentando il rapporto per la CNA, Brian Brown, presidente dell’IOF, ha rigettato senza mezzi termini il giudizio dell’SPLC, affermando:
In realtà è proprio l’SPLC a muoversi in base a pregiudizi e a fanatismi. Non vi è alcun “odio” nel ritenere che i bambini meritino una mamma e un papà, ma è invece sì odio perseguitare le organizzazioni e le persone che lo sostengono. All’SPLC va la responsabilità dell’uso di questa retorica provocatoria e incendiaria che è già stata causa di almeno una sparatoria, e l’SPLC deve pure rispondere delle vite e dei beni che sono andati distrutti a causa delle sue bugie.
Le parole di Brown sono state riprese da altri soggetti messi in mezzo dal rapporto, come la dottoressa Jennifer Roback Morse, presidente del Ruth Institute, e William Boykin, vicepresidente esecutivo del Family Research Council. Boykin ha fatto riferimento alla stessa sparatoria citata da Brown, ovvero l’assalto portato nel 2012 alla sede del FRC da Floyd Lee Corkins II. La CNA la descrive così nel proprio articolo:
Le conseguenze di essere stato indicato come “gruppo d’odio” sono state anche più gravi. Nel 2012 Floyd Lee Corkins II, impugnando una pistola 9mm dotata di 50 proiettili, è entrato nell’atrio della sede del Family Research Council a Washington, ha sparato a una guardia di sicurezza disarmata, la quale, sopravvissuta, ha lottato con Corkins a terra. Secondo le autorità, l’azione della guardia avrebbe impedito che l’assalitore aprisse il fuoco su un numero maggiore di persone.
Corkins, che è stato condannato a 25 anni di prigione, ha confessato di essere stato motivato dall’etichetta “anti-gay” affibbiata all’FRC dall’SPLC.
Il rapporto dell’SPLC è insomma di natura palesemente e scopertamente politica, e completamente a senso unico. È evidente tanto in ciò che il rapporto dice quanto in ciò che non dice. Accusa infatti persino il Dipartimento della Sicurezza Interna degli Stati Uniti d’America di alimentare il razzismo anti-musulmano per esempio attraverso i programmi Countering Violent Extremism/Targeted Violence and Terrorism Prevention. Tuttavia non dice che il 2020 ha visto impennarsi significativamente la violenza anticristiana in tutto il mondo per mano di estremisti islamici, dalla Francia alla Nigeria. In quest’ultimo caso, alcuni osservatori hanno persino suggerito che l’ampiezza e la portata della violenza di Boko Haram registrata l’anno scorso equivalgono a un genocidio che si consuma a fuoco lento contro i cristiani nigeriani.
Come nota l’articolo della CNA, il discredito dell’SPLC cresce oramai da diversi anni, e l’FBI e il Pentagono hanno preso le distanze dall’odio ideologico che esso esprime. Nel 2019, infatti, l’SPLC è stato coinvolto in uno scandalo che ha portato alle dimissioni del suo stesso presidente, dopo che l’organizzazione è stata accusata di razzismo e di molestie sessuali fra le proprie stesse mura. Eppure questi fatti non sembrano avere fiaccato il gruppo.
Ora, nel 2021, con la pubblicazione di questo nuovo rapporto, si moltiplicano i segni di preoccupazione per un SPLC pronto a tornare in auge grazie a una patina di credibilità presunta e politicamente motivata invece che guadagnata con genuinità. E con l’Amministrazione Biden in sella molti temono che l’influenza delle pretese speciose dell’SPLC possa riprendere vigore nelle stanze del potere, prospettiva minacciosa, questa, per tutti coloro che nel mondo difendono vita e famiglia.
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