• I più recenti
  • Tutto
aborto USA

Aborto, effetto boomerang negli USA?

18/09/2022
Questa immagine è stata originariamente pubblicata su Flickr da Gage Skidmore all'indirizzo https://flickr.com/photos/22007612@N05/8085498352 (archivio). È stata esaminata l'8 agosto 2019 da FlickreviewR 2 ed è stato confermato che è concessa in licenza secondo i termini della licenza cc-by-sa-2.0.

Il Texas designa il Council on American-Islamic Relations (CAIR) come organizzazione terroristica

20/11/2025
Questa immagine è stata originariamente pubblicata su Flickr da Gage Skidmore all'indirizzo https://flickr.com/photos/22007612@N05/53427835914. È stata esaminata il 29 dicembre 2023 da FlickreviewR 2 ed è stato confermato che è concessa in licenza secondo i termini della licenza cc-by-sa-2.0.

L’HHS pubblica un rapporto che evidenzia i pericoli degli interventi chirurgici di transizione di genere per i bambini

20/11/2025
La Nuova Zelanda vieta nuove prescrizioni di bloccanti della pubertà

La Nuova Zelanda vieta nuove prescrizioni di bloccanti della pubertà

20/11/2025
Un tribunale del Maine vieta a una madre di portare il figlio in chiesa

Un tribunale del Maine vieta a una madre di portare il figlio in chiesa

20/11/2025
Autore: mykola swarnyk creative commons attribution-share alike 3.0 unported

Il “Dottor Morte” si scusa per la battuta depravata sul “sacrificio delle nonnine”

18/11/2025
L’emittente statale austriaca accusata di parzialità contro gli influencer cristiani

L’emittente statale austriaca accusata di parzialità contro gli influencer cristiani

18/11/2025
I papà delle ragazze del Maine guidano una petizione per vietare ai maschi di partecipare agli sport femminili

I papà delle ragazze del Maine guidano una petizione per vietare ai maschi di partecipare agli sport femminili

18/11/2025
Il potenziale assassino di Trump usava i pronomi “they/them”

Il potenziale assassino di Trump usava i pronomi “they/them”

18/11/2025
Creatore: Ted Eytan Copyright: Questo materiale è concesso in licenza al pubblico sotto la licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo 4.0 Internazionale

Un rapporto rivela la palese copertura pro-trans della BBC

17/11/2025
Atleta di atletica leggera si vede negare la medaglia per mesi dopo aver protestato contro la presenza di uomini negli sport femminili

Atleta di atletica leggera si vede negare la medaglia per mesi dopo aver protestato contro la presenza di uomini negli sport femminili

17/11/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
20/11/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Aborto, effetto boomerang negli USA?

L’elettorato sembra convinto dalla narrazione liberal sulla perdita di “diritti” e questo condizionerà il voto dell’8 novembre. Ma è davvero così?

Marco Respinti di Marco Respinti
18/09/2022
in Editoriali, In evidenza, Politica
103
Reading Time: 3 mins read
0
aborto USA
Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

E se la sentenza del 24 giugno con cui la Corte Suprema federale degli Stati Uniti d’America ha sbaragliato la bugia dell’aborto come diritto costituzionale finisse per essere un boomerang?

È il pericolo che ha paventato The Wall Street Journal il 3 settembre, sventolando i sondaggi relativi alle elezioni «di medio termine» che l’8 novembre rinnoveranno quasi per intero il Congresso federale. Parrebbe infatti che il numero degli elettori filoabortisti stia crescendo, ovvero che la sentenza del 24 giugno abbia “spaventato” diverse frange della popolazione, proiettando ombre nere sul voto.

Ora, il voto dell’8 novembre è importante proprio a questo proposito. Una maggioranza filoabortista nel Congresso che verrà eletto potrà infatti permettere alla lobby contro la vita di sabotare la sentenza della Corte Suprema attraverso una legge parlamentare che blindi nuovamente l’aborto a livello federale.

Ma davvero le forze filoabortiste sono in crescita, e in crescita tale da mettere in pensiero il fonte pro life? Ovvero, la maggioranza degli statunitensi che l’8 novembre andranno a votare ritiene sul serio la sentenza del 24 giugno un errore, disponibile ad aiutare l’opera di sabotaggio sperata dal Partito Democratico?

Per Frank Schubert, esperto di sondaggi e di campagne elettorali, la risposta è complessa. «Prima della sentenza del 24 giugno, l’aborto era una questione ampiamente teorica. Si combatteva per arginarlo qua e là, ma nessuno immaginava il ribaltamento della sentenza del 1973. Adesso però quel ribaltamento è una realtà e l’aborto è al centro della politica in modo concreto. La narrazione corrente definisce quindi i Democratici come i difensori dei “diritti riproduttivi” contro i Repubblicani descritti come coloro che quei diritti li vogliono invece comprimere».

Questa narrazione, oramai standard, alimentata fortemente dai media, ha preso piede e i Repubblicani segnano il passo. «La strategia comunicativa dei Repubblicani su questo punto», spiega Schubert, «è oggi davvero povera. Nel passato recente, spesso i consulenti dei candidati Repubblicani li hanno consigliati di evitare, durante le campagne elettorali, i temi sociali divisivi come l’aborto e il risultato è che adesso molti di quei candidati hanno paura a farlo».

Così sono gli avversari a imporre le regole del gioco e soprattutto la narrazione. «Dell’aborto invece i Repubblicani dovrebbero parlare, e molto», consiglia Schubert. «Dovrebbero dire la verità in campagna elettorale. Spiegare che la sentenza del 24 giungo non è affatto la negazione di diritti e di libertà: piuttosto essa dà modo e spazio ai cittadini statunitensi di discutere seriamente dell’aborto, di come esso debba essere regolamentato, dei suoi limiti, delle sue condizioni e così via. Insomma, un momento finalmente libero di confronto autentico che è mancato per mezzo secolo, soffocato dalla cappa imposta dalla sentenza nel caso “Roe v. Wade” che aveva azzerato ogni dialogo e ogni ragionamento».

Ancora una volta, cioè, i buoni risultati politici non bastano per vincere davvero i confronti. Occorre saperli comunicare adeguatamente, insegnandone le virtù ai cittadini. Adesso sarebbe un guaio enorme se il bene che la sentenza del 24 giugno consente venisse azzerato dall’incapacità di comunicare questo vantaggio. La Corte Suprema ha fatto il proprio dovere il 24 giugno, ora tocca alla politica fare il proprio in vista dell’8 novembre, cioè anzitutto comunicare il male totale che verrebbe al Paese se una maggioranza filoabortista nel Congresso che sarà eletto dovesse legiferare sull’aborto. E anche l’elettorato deve fare la propria parte, azzoppato sì magari da una cattiva comunicazione da parte della politica, ma responsabile in prima persona, se cede alle sirene della menzogna.

Sì, il pericolo paventato dai sondaggi e da The Wall Street Journal esiste, e il tempo per ricuperalo è tiranno. Ma non va nemmeno scordato, aggiunge Brian Brown, presidente dell’International Organization for the Family ed editore di «iFamNews», la costante dell’«Effetto Bradley», da Tom Bradley (1917-1988), sindaco Democratico di Los Angeles che nel 1982 fu sconfitto dal rivale Repubblicano George Deukmejian (1928-2018) per il posto di governatore della California nonostante tutti i sondaggi lo dessero in vantaggio enorme. L’orientamento conservatore è ritenuto socialmente arretrato dai media, che quindi tendono sempre a sottovalutarne la forza. In Italia lo si chiamerebbe forse “Effetto maggioranza silenziosa”, ma, invertendo vincitore e sconfitto, dalle presidenziali del 2016, si potrebbe pure ribattezzarlo “Effetto Trump”.

Tags: AbortoStati Uniti d'America
Marco Respinti

Marco Respinti

Marco Respinti è stato il direttore di International Family News fino alla fine del 2022.Italiano, è giornalista professionista, membro dell’International Federation of Journalists (IFJ), saggista, traduttore e conferenziere. Ha collaborato e collabora con diversi quotidiani e periodici, sia in versione cartacea sia online, in Italia e all’estero. Autore di libri, ha tradotto e/o curato opere di, fra gli altri, Edmund Burke, Charles Dickens, T.S. Eliot, Russell Kirk, J.R.R. Tolkien, Régine Pernoud e Gustave Thibon. Senior Fellow al Russell Kirk Center for Cultural Renewal (Mecosta, Michigan), è anche socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo del Center for European Renewal (L’Aia, Paesi Bassi). Membro del Comitato editoriale del periodico The European Conservative e del Consiglio Consultivo della European Federation for Freedom of Belief, è direttore responsabile del periodico accademico The Journal of CESNUR e, sul web, di Bitter Winter: A Magazine on Religious Liberty and Human Rights.

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.