Last updated on Giugno 30th, 2021 at 04:07 am
Richard Dawkins è convinto che l’uomo sia una bestia. Dunque che Marco Respinti sia una bestia, che Richard Dawkins sia una bestia, che tutti siamo solo bestie. Il biologo ed etologo britannico, infatti, è un evoluzionista granitico e convinzione principe dell’evoluzionismo è che l’uomo non abbia in sé nulla di particolarmente eccezionale rispetto al resto del regno animale. Che appunto sia soltanto una delle tante bestie che popolano il pianeta.
Ora, l’evoluzionista talebano Dawkins è convinto che alcune di queste bestie umane valgano però meno di altre. Per esempio, i bambini affetti da Sindrome di Down. Questi, infatti, sentenzia Dawkins è molto meglio abortirli. Non abortirli, sarebbe del resto un delitto.
Due domande.
1. Che ne pensano gli animalisti? Gli animalisti, che difenderebbero persino una zanzara dal DDT, pensano che le piccole bestie umane affette da Sindrome di Down debbano essere abortite prematuramente come ordina Dawkins o sono invece disposti a difenderle come difendono tutte le bestie?
2. I partigiani del «testo unico Zan» dicono che la proposta di legge tutelerebbe da ingiurie e violenza i più deboli, come gli omosessuali e i portatori di handicap. Vogliono allora aggiungere alla loro proposta di legge che l’aborto eugenetico sui bambini che, ancora nel ventre delle proprie madri, manifestano trisomia 21 è un crimine che va punito?
Altrimenti ha ragione il luminare Dawkins: Dawkins bestia, un po’ perché, per via della sua caparbia protervia, lo chiamano «rottweiler di Darwin», un po’ perché è anche lui, convinto che l’uomo sia solo una bestia, un uomo.
Image source: Richard Dawkins, photo by Colin Grey from Flickr, licensed by CC BY 2.0
Commenti su questo articolo