Durante una funzione domenicale il 23 novembre 2025, il Reverendo Phillip Phaneuf, il pastore cinquantunenne della North Chili United Methodist Church a Rochester, New York, ha scioccato la sua congregazione annunciando la sua transizione di genere. Avvolto in una stola arcobaleno, Phaneuf ha dichiarato: “Sto facendo una transizione. Vi confermo che sono transgender. Il modo migliore per dirlo è che non sto diventando una donna, sto smettendo di fingere di essere un uomo.”
Questa rivelazione solleva serie domande sull’erosione degli insegnamenti biblici tradizionali su genere e identità all’interno della Chiesa Metodista. Phaneuf ha rivelato la sua identità asessuale e la mancanza di relazioni romantiche durante il suo mandato, mentre pianifica di adottare il nome Phillippa e i pronomi lei/sua. Avendo iniziato la terapia ormonale sostitutiva tre mesi prima, ha avvertito di imminenti cambiamenti fisici al suo aspetto, voce e capelli — alterazioni che potrebbero turbare la stabilità e il modello di ruolo attesi dalla leadership pastorale.
Ha insistito che i suoi doveri e l’affetto per il gregge sarebbero rimasti intatti, ma tali rassicurazioni fanno poco per affrontare la potenziale confusione e divisione che ciò potrebbe seminare tra i membri fedeli. La reazione, a quanto pare positiva, della congregazione sottolinea un preoccupante spostamento verso ideologie progressiste in alcuni ambienti cristiani, con Phaneuf che ha menzionato una precedente consultazione con il vescovo e l’allineamento con la leadership della chiesa. Il pastore ha notato l’opposizione dei suoi genitori: “Mi hanno chiesto di dirvi che non mi sostengono”.
Questo incidente riflette cambiamenti più ampi nella Chiesa Metodista Unita, che l’anno scorso ha abbandonato politiche di lunga data che sostenevano le visioni scritturali sulla sessualità umana e l’ideologia LGBT. Inquadrando ora la sessualità come un “dono sacro” per tutti e promettendo sostegno a tali stili di vita, la denominazione rischia di alienare i conservatori e di diluire le verità eterne del Vangelo in mezzo alle pressioni culturali per l’inclusività a scapito dell’ortodossia.













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