Il Financial Crimes Enforcement Network (FinCEN), un ramo del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, è stato accusato di aver invitato le istituzioni finanziarie a ispezionare le transazioni private dei loro clienti per individuare potenziali attività sospette legate all’espressione politica o religiosa protetta. L’accusa proviene dal Rappresentante Jim Jordan, presidente della Sottocommissione Select del Comitato Giudiziario della Camera dei Deputati sull’armamento del Governo Federale. Ha dichiarato che, come metodo per individuare le attività illegali, la FinCEN ha pubblicato materiali che delineano le ‘tipologie’ di potenziali persone di interesse, comprese quelle che dichiarano determinate terminologie politiche.
Una delle principali preoccupazioni è il suggerimento che l’acquisto di libri, in particolare di testi religiosi, che trasmettono ‘opinioni estremiste’ possa essere classificato come una bandiera rossa. Questo porta alla domanda su cosa si qualifica come ‘opinioni estremiste’. In tempi recenti, dopo la violazione del Campidoglio, l’FBI ha elencato ‘l’aumento delle pressioni socio-politiche’ come potenziali fattori scatenanti che mobilitano ‘attori criminali ed estremisti domestici violenti alla violenza’.
La posizione del Rappresentante Jordan è che le ampie generalizzazioni e le indagini apparentemente ingiustificate sulle transazioni private degli individui e sui discorsi costituzionalmente protetti sollevano seri dubbi sul rispetto delle libertà civili fondamentali da parte della FinCEN. Jordan ha richiesto un’intervista trascritta per avere un’idea di questa apparente ispezione del comportamento religioso, dell’attività politica e dei viaggi personali, costituzionalmente protetti.
Al centro di questo problema c’è la preoccupazione che i ‘potenziali’ tiratori, cioè le persone che possono avere convinzioni politiche diverse e che possiedono armi, siano sottoposti a controlli eccessivi. Jordan sostiene che queste azioni rispecchiano l”Operazione Choke Point’ dell’era Obama, in cui i regolatori intimidivano le banche a limitare i servizi finanziari per le persone che disapprovavano. Secondo il Rappresentante Blaine Luetkemeyer, questo è un segnale di pregiudizio nei confronti dei conservatori, di coloro che sono in disaccordo con l’amministrazione e dei sostenitori di Trump. Si ritiene che questo pregiudizio violi direttamente le libertà costituzionalmente garantite, suscitando così preoccupazioni circa l’obiettività e la legalità delle attività della FinCEN.
Commenti su questo articolo