Accomodatevi tranquilli in poltrona, sgomberate la mente, tirate un respiro profondo, mettete mano alla vostra bibita preferita, socchiudete gli occhi e riflettete profondamente. Siete sul serio convinti che chi urla e spacca nelle città degli Stati Uniti d’America in questi giorni sia davvero mosso da solidarietà verso i neri discriminati? Credete davvero che abbiano a cuore gli afro-americani considerati di serie B?
Io no.
Mi spiace soltanto di essere bianco, perché questo parrebbe inficiare il mio giudizio.
Faccio allora come posso e mi tingo la pelle. Ovvero utilizzo quello che dice il cardiale Wilfrid Fox Napier, arcivescovo metropolita di Durban, Sudafrica, africano e nero.
Bombardando Twitter come nemmeno Donald J. Trump, il porporato sfida il movimento “Black Lives Matter”. La difesa della vita dei neri è una priorità, ragiona il presule, perché la difesa della vita di ogni essere umano è una priorità. Ma allora perché il movimento “Black Lives Matter” non si scaglia anzitutto e soprattutto contro quella fucina di morti afro-americani che è l’industria abortista?
Lo dice il cardinale nero sudafricano, non lo dice il direttore bianco e italiano di “iFamNews”. Già, perché?
Ecco un’antologia dei tweet del cardinale.
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