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La scienza dimostra come il matrimonio faccia bene a tutti: mogli e mariti, figli e società, salute pubblica e conti economici

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Last updated on aprile 30th, 2020 at 12:39 pm

Che il matrimonio e la sua stabilità siano elementi positivi scientificamente dimostrati è un fatto su cui nessuno può, in buona fede, nutrire dubbi. Centinaia di studi pubblicati negli ultimi 20 anni lo dimostrano. Una famiglia più in salute significa anche maggior capitale sociale spendibile nella comunità, più qualità delle interrelazioni personali ed intergenerazionali nella trasmissione delle esperienze e meno costi sociali. In breve, più investimenti pubblici (o meno ingiustizia fiscale) per il matrimonio equivalgono certamente a meno spese di cura per lo Stato e più ricchezza sociale.

A questo proposito basta ricordare come la ricerca comparativa matematica di Robert G. Wood, Brian Goesling e Sarah Avellar di Mathematica Policy Research, realizzata nel 2007 sotto gli auspici dell’Assistant Secretary for Planning and Evaluation (ASPE), ovvero il gruppo consultivo del Dipartimento della Salute e dei servizi umani degli Stati Uniti d’America, abbia dimostrato gli effetti straordinariamente positivi del vincolo matrimoniale sulla salute e sul benessere dei coniugi. Come rileva la sintesi dello studio predisposta dall’ASPE, «il rapporto tra matrimonio e salute è complesso», ma «le differenze nelle condizioni di salute rilevate fra chi è sposato e chi non lo è evidenzia un grado maggiore di probabilità che le persone più sane si sposino. Ma potrebbe addirittura esserci un vero e proprio nesso causale tra matrimonio e salute migliore. Il matrimonio potrebbe migliorare la salute in vari modi».

Un’intera biblioteca scientifica

Al tempo si auspicavano ulteriori studi che confermassero questa relazione positiva. Così, lo stesso anno, sul periodico scientifico Population Studies, edito dal Population Investigation Committee, gruppo di ricerca britannico fondato nel 1936, si dimostrava il nesso positivo tra longevità e matrimonio, mentre su Psychosomatic Medicine, organo dell’American Psychosomatic Society, fondato nel 1939, una ricerca evidenziava la relazione fra matrimonio e riduzione dei problemi cardiovascolari. Lo stesso anno l’American Heart Association pubblicava del resto uno studio sulla riduzione del rischio di infarto per i coniugi. Nel 2012, il periodico Journal of Research in Personality pubblicava uno studio sugli effetti positivi che il matrimonio esercita sulla depressione dal momento che ‒ si evidenziava ‒ essere sposati permette di conservare una visione positiva della vita. Sempre nel 2012, il Journal of Health and Social Behavior, edito dall’American Sociological Association, ha pubblicato una ricerca che conferma le speranze maggiori di vita e la qualità superiore della stessa per i coniugi che abbiano subito interventi cardiaci rispetto ai single. Nel 2013 il Journal of Clinical Oncology, edito dall’American Society of Clinical Oncology, dimostrava come nel malato di cancro sposato la percentuale dei decessi si riduce. E la lista delle prove scientifiche potrebbe proseguire a lungo: un’ultima ricerca su questi temi è quella pubblicata nel 2017 da Psychoneuroendocrinology, periodico fondato nel 1976 dall’International Society of Psychoneuroendocrinology, che dimostra come le coppie sposate presentino livelli più bassi di ormone cortisolo rispetto ai single o divorziati: ora, livelli elevati di cortisolo possono comportare infiammazioni legate a vari disturbi cronici quali le malattie cardiache, il diabete e il cancro.  Ancora, nel 2018, Business Insider, nonostante le  proprie perplessità, ha dovuto riportate una lunga lista di effetti positivi esercitati dal matrimonio sui coniugi.

Meno alcol e meno droga

Più recentemente, lo scorso anno i ricercatori dello University College di Londra, dopo un’indagine che ha interessato 20mila persone con più di 60 anni di età, ha rilevato come le persone anziane sposate siano fisicamente più in forma, più forti e riescano a camminare per distanze maggiori e più velocemente dei coetanei non sposati o divorziati. «Non sappiamo ancora se sia che le persone più sane tendano a sposarsi o se nell’essere sposati vi sia qualcosa che promuova la buona salute», ha affermato la dott.ssa Natasha Wood, che ha guidato lo studio, ma rimangono le evidenze scientifiche consolidate.

Ebbene, anche quest’anno un nuovo studio ci dimostra gli effetti benefici del matrimonio, soprattutto per i maschi. Marriage and reductions in men’s alcohol, tobacco, and cannabis use, ricerca pubblicata dal Journal of Psycological Medicine edito dalla Cambridge University Press, documenta statisticamente come gli uomini sposati consumino quantità inferiori di alcol, tabacco e cannabis rispetto agli uomini che hanno invece divorziato, che sono separati o che sono single, aggiungendo che, seppur i maschi riducano il consumo di alcol e cannabis sia prima sia dopo il matrimonio, il consumo minore di quelle sostanze si evidenzia solo dopo il matrimonio, al punto di parlare di evidenze «robuste».

Il matrimonio? Fa bene a tutti: mogli e mariti, figli e società, salute pubblica e conti economici.

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