Vivere il mondo purulento dell’eutanasia

Cresce l’offensiva Radicale per sottoporre a discussione referendaria l’intangibilità della vita

eutanasia

Image from Flickr

Last updated on Luglio 29th, 2021 at 02:19 am

I Radicali lavorano alacremente per imporre l’eutanasia all’Italia. Democraticamente. Stanno da tempo preparandosi a lanciare un referendum e ora l’Associazione Luca Coscioni annuncia di avere già raccolto la disponibilità di oltre 5mila volontari e di una rete di sindaci, avvocati e autenticatori. L’obiettivo è arrivare a 10mila persone onde poter raccogliere le 500mila firme da consegnare in Corte di Cassazione il 30 settembre.

Sappiamo tutti che la propaganda è un’arma di battaglia ottimale e che non sempre essa parla una lingua piana. Tutti facciamo, nel nostro piccolo o nel nostro grande, campagne di sensibilizzazione di fund-raising, e tutti sappiamo come si gioca con le parole e con i numeri, con le suggestioni e con le emozioni. Può darsi, insomma, che in realtà le cifre siano ben diverse da quelle sbandierate. Anzi, lo auspichiamo.

Ma se così non fosse i Radicali tenterebbero, ancora una volta, di fare quello che non è moralmente lecito fare. Mettere alla mercè delle maggioranze e delle opinioni la sacralità della vita.

La vita infatti non si discute, non si vota, non si tira ai dadi. Certo, se ci fosse da farlo, concretamente e contingentemente, bisognerebbe fare di necessità virtù e andare alle urne e gridare un «no» enorme. Ma di principio questo sancta sanctorum deve restare immune da ogni strattonamento. La vita va solo data, accolta e riverita.

Viviamo invece tempi e luoghi dove tutto è «secondo me», abitiamo Paesi dove tutto vale allo stesso modo, dove manca il rispetto, dove latita la tutela, dove non c’è garanzia. Il diritto è calpestato, quello superiore, supremo, quello che non è frutto di accordi e patti, di decisioni e triccheballache. Quel diritto che est, stat. Il diritto scolpito come su pietra del Sinai nella natura delle cose, il diritto persino immesso da Dio nella sua Creazione, se siete, come me, di quelli che ci credono e potete essere di qualsiasi religione (ma basta persino il senza-dio John Locke a fermare la mano che spegne la vita umana).

È perché quel diritto più forte e non scritto è oramai solo chiffon de papier che viviamo in un mondo piagato e purulento dove la morte è definita un bene.

Exit mobile version