Il riparatore svizzero di strumenti a fiato Emanuel Brünisholz di Burgdorf è stato condannato a dieci giorni di prigione dopo essersi rifiutato di pagare le multe per un commento su Facebook del dicembre 2022 in risposta al Consigliere Nazionale Andreas Glarner. Il post affermava: “Se si scaveranno persone LGBT dopo 200 anni, tra gli scheletri si troveranno solo uomini e donne; tutto il resto è una malattia mentale favorita dal curriculum scolastico!”
Gli attivisti hanno presentato denunce, portando a un interrogatorio della polizia nell’agosto 2023 e a una condanna ai sensi dell’articolo 261bis del Codice penale svizzero per aver pubblicamente denigrato le persone LGBT. Ha ricevuto una pena sospesa di 2.500 franchi svizzeri, una multa di 500 franchi e 800 franchi di spese processuali.
Brünisholz ha dichiarato che non avrebbe pagato per aver affermato un fatto scientifico sul sesso biologico, risultando nella sua incarcerazione a partire dal 2 dicembre 2025. Il caso ha scatenato indignazione per il presunto uso improprio dell’articolo 261bis—destinato a proteggere le libertà—per sopprimere il dissenso sull’ideologia di genere. L’Alleanza per la Libertà di Espressione ha criticato la sentenza, sostenendo che essa mina lo scopo della legge mettendo a tacere le opinioni opposte.













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