Neppure i fulmini fermano Vladimiro Guadagno

Luxuria sponsorizza il ddl anti-«omofobia» alla Festa della Madonna di Capocolonna. Giancarlo Cerrelli (Popolo e Identità) si mette di traverso

«Quest’anno, purtroppo, la festa della Madonna di Capocolonna sarà oltraggiata e strumentalizzata  da un evento ideologico provocatorio e dissacrante – sponsorizzato anche dall’Amministrazione comunale, un vero e proprio sgarbo istituzionale nei confronti della Chiesa crotonese e di tutti i devoti della Madonna di Capocolonna – in cui, in Piazza della Resistenza, sarà predicata una “catechesi antitetica allo spirito cristiano della festa” e secondo i canoni del pensiero unico politicamente corretto, niente di meno che da Vladimir Luxuria. Già il nome Luxuria risulta in palese dissonanza con lo spirito della festa cristiana della Madonna di Capocolonna, ma andiamo oltre. Il popolo crotonese, difatti, sarà indottrinato da Luxuria, dopo il passaggio della processione, su temi cari all’ideologia gender e al pensiero politicamente corretto, che stridono con il sentire mariano e cristiano della festa». È quanto scrive in un comunicato l’avvocato Giancarlo Cerrelli, presidente dell’associazione politico-culturale Popolo e Identità.

Nei fatti, l’evento all’aperto è stato annullato in queste ultime ore, a causa di un’allerta meteo. Si svolgerà ugualmente, ma al chiuso.

Avvocato Cerrelli, come si colloca l’intervento di Vladimiro Guadagno, alias Vladimir Luxuria, noto attivista LGBT+, all’interno di questa festa mariana e cosa lei considera particolarmente allarmante?

Innanzitutto, avevo chiesto al sindaco di spostare l’evento in un luogo lontano dal passaggio della processione, ma né le autorità religiose né il primo cittadino sono intervenuti. Tuttavia ieri sera, e solo su Crotone, è stata diramata l’allerta «arancione» per il maltempo, quindi l’evento sarà dislocato in un luogo periferico, al chiuso. Si preparava insomma una gran passerella politica che però a causa del meteo avverso è venuta meno.

La questione è che la processione, rientrando verso la cattedrale, passa in genere dal Comune e poi prosegue verso il Duomo. I membri dell’associazione «ASD Forza Crotone Alè», che avevano programmato l’intervento di Luxuria, patrocinato anche dal Comune, avevano organizzato un premio sportivo, ma hanno sfruttato questa manifestazione che ricorre ogni anno per mettere al centro della serata il noto attivista e politico. Per sponsorizzare, con la sua presenza, la tematica della violenza di genere e dell’«omofobia». Non contenti, avevano cercato di far inserire l’evento all’interno del cartellone con gli appuntamenti che riguardano la festa della Madonna di Capocolonna. In questo modo, sarebbe apparso come un’appendice di questa festa, sfruttando il gran pubblico dell’evento religioso, per esporlo poi però ai discorsi di Luxuria. Questo il motivo per cui ho diramato il mio comunicato.

Sarebbe stato dunque un modo per sponsorizzare l’ideologia gender, in un contesto tutt’altro che consono?

Sì, anzi, Guadagno avrebbe sfruttato questo evento, per parlare agli organizzatori della nuova legge anti-«omofobia» depositata alcuni giorni fa nel Senato della repubblica. Si sta attuando, dunque, un battage pubblicitario per creare un “trasbordo” ideologico nella mentalità delle persone, affinché possa esserci minore opposizione.

Sta dicendo che si sarebbe creato, a causa del contesto, un allineamento equivoco tra il pensiero religioso e quello improntato all’indifferentismo sessuale?

Alla fine, la gente accorsa per la processione avrebbe ascoltato un discorso che non corrisponde al pensiero della Chiesa, senza capire bene che le due cose non collimano. Non tutti conosco a fondo il magistero. Anzi, molti, considerando l’evento all’interno della Festa in onore della Madonna, avrebbero rischiato di dare assenso alle tematiche promosse dal ddl anti-«omofobia». Credo che Luxuria questa sera cercherà di toccare l’emotività della gente, per inculcare l’idea che sia necessaria una legge di questo tipo, ma sappiamo bene che non è vero. Questa legge non è necessaria perché ci sono già delle norme a presidio di qualsiasi violenza e che tutelano tutte le persone, mentre con il ddl anti-«omofobia» si impone una categorizzazione delle persone, a discapito di altri che verrebbero tutelati meno rispetto a certe categorie. Anzi, questa legge vuole di più, intende imporre una nuova antropologia. Dunque si sarebbe voluto usare la festa della Madonna di Capocolonna per pubblicizzare, in qualche modo, questo ddl.

Come ha replicato Vladimiro Guadagno, alias Luxuria, al suo intervento?

In realtà Luxuria ha detto che «la Madonna è di tutti, io andrò in chiesa a pregare perché sono cattolica», ma questo non c’entra nulla con la questione. Non ho obiettato alcunché alla sua presenza come persona, ma quello che contesto è che avrebbe approfittato di una festa per diffondere idee non conformi con la festa medesima. Nella sua replica, infatti, ha evitato di entrare nel merito della questione, affermando invece che la legge anti-«omofobia» è un tema che riguarderebbe tutti, anzi sarebbe un tema vicino ai valori cristiani. Invece noi sappiamo che tale legge esprime valori tutt’altro che cristiani, a partire dall’educazione gender nelle scuole, per non parlare dell’«utero in affitto». Non è un discorso moralistico, bensì antropologico. È un discorso di tutela della realtà e dell’umano che non può essere stravolto a colpi di legge.

Aggiornamento delle ore 20.40. Secondo quanto appreso poco fa, forse rientrata l’allerta meteo, la manifestazione che vede la presenza anche di Vladimiro Guadagno, alias Vladimir Luxuria, e la diffusione dell’ideologia LGBT+, avrà luogo all’aperto, secondo il percorso programmato inizialmente.

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