National Right to Life, un’importante organizzazione pro-vita che comprende 50 sezioni e milioni di membri, ha ufficialmente appoggiato Donald Trump nella sua candidatura alla nomination presidenziale repubblicana. Il gruppo ha citato le storiche azioni di Trump a favore dei bambini non nati e delle loro madri durante il suo primo mandato, come prova del suo impegno per la causa pro-vita.
L’approvazione elogia la leadership dimostrata da Trump, dalle politiche della sua amministrazione alla nomina di giudici che interpretino la Costituzione in base al suo testo originale e alla sua storia. Alcuni punti salienti del suo primo mandato sono il ripristino della Politica di Città del Messico, il sostegno alla Legge sulla Protezione dei Sopravvissuti all’Aborto Nati Vivi e l’opposizione alla Legge sulla Protezione della Salute delle Donne, che mirava a sancire l’aborto illimitato nella legge federale.
Anche il gruppo pro-vita Operation Rescue ha espresso il suo sostegno a Trump, affermando che ha fatto di più per proteggere i bambini non nati dall’aborto di qualsiasi altro presidente nella storia americana, e ha esortato altre organizzazioni pro-vita a seguire il suo esempio.
In contrasto con l’incrollabile posizione pro-vita di Trump, il Presidente in carica Joe Biden e la Vicepresidente Kamala Harris hanno attirato critiche per il loro sforzo incessante di espandere l’accesso all’aborto in tutta la nazione. In caso di rielezione, la priorità di Biden è il ripristino di Roe, la storica decisione della Corte Suprema che legalizza l’aborto negli Stati Uniti. Biden parla dell’aborto come di un’assistenza sanitaria necessaria per le donne, una posizione in netto contrasto con il punto di vista di Trump.
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