Settimana 7: finalmente sono più le notizie buone

I temi dominanti della settimana trascorsa

Le brutte notizie

Nello Stato di New York è entrata in vigore la legge che consente lo sfruttamento commerciale della «maternità surrogata».

Il parlamento irlandese prosegue la discussione della proposta di legalizzare l’eutanasia

L’Assemblea nazionale francese ha approvato, in prima lettura, la legge sul separatismo che, se in entrasse in vigore, limiterebbe fortemente la libertà religiosa, penalizzando in specie le comunità cristiana ed ebraica.

Aborto

Mercoledì 17 è iniziata l’annuale campagna mondiale di preghiera e di digiuno «40 giorni per la vita», sempre ricca di sorprese positive.

Il South Carolina ha approvato una legge che porrà forti limiti all’aborto, negando la possibilità d’interrompere volontariamente la gravidanza quando è percepibile il battito cardiaco del bambino nel grembo materno.

Il South Dakota ha approvato un disegno di legge che rende obbligatorio curare i bimbini che sopravvivano all’aborto: in sua assenza, fino a oggi, i piccoli erano lasciati morire di stenti.

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Canada

Il premier della provincia canadese dell’Alberta, Jason Kennedy, chiede il rilascio del pastore cristiano incarcerato per aver organizzato celebrazioni religiose in violazione dei divieti anti-CoViD-19 e il suo omologo nel Québec, François Legault, ha chiesto la piena applicazione del diritto alla libertà di pensiero e di parola nei campus universitari dopo diversi casi di censura e di discriminazione a danno di associazioni studentesche pro-life e pro-family.

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Africa

Con un video importante numerosi leader del movimento pro-life del continente africano chiedono esplicitamente al presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, di non farsi promotore di contraccezione, aborto e ideologia LGBT+ attraverso il fondo federale per gli aiuti all’estero.

Asia

Nonostante il tasso devastante di denatalità, in Corea del Sud il numero dei divorzi sta diminuendo drasticamente, grazie anche alla nuova politica intrapresa in questa direzione dal governo.

In Pakistan continua la piaga dei matrimoni e delle conversioni forzate. Il triste caso della 14enne Maira sta facendo il giro del mondo. Ma qualche spiraglio potrebbe venire dall’inizio della discussione parlamentare sulla riforma del matrimonio e del divorzio, una riforma che i cristiani domandano da tempo. La situazione resta certo delicatissima, ma molti auspicano che questo dibattito possa essere l’inizio di una politica di contrasto finalmente seria ai rapimenti e ai matrimoni forzati, a migliaia, di bambine e ragazzine che negli ultimi anni sono andati moltiplicandosi.

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Nuova Zelanda

Una circolare appena diffusa dal Ministero della Salute definisce esplicitamente non raccomandabile il divieto per le cosiddette «terapie riparative» per le persone LGBT+ che, a disagio, le domandino. Un passo notevole, visti i precedenti, e la follia imperante sul tema.

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