• I più recenti
  • Tutto

Se lo Stato fa male alla salute

16/04/2020
La violenza è iniziata con la Prop 8

La violenza è iniziata con la Prop 8

18/09/2025
Organizzazione LGBT francese ammette di aggirare la legge per promuovere l’ideologia LGBT

Organizzazione LGBT francese ammette di aggirare la legge per promuovere l’ideologia LGBT

18/09/2025
I cristiani sudanesi affrontano la persecuzione nel mezzo della guerra civile

I cristiani sudanesi affrontano la persecuzione nel mezzo della guerra civile

18/09/2025
Fonte: x

Gruppo armato transgender collegato a molteplici attacchi violenti

18/09/2025
Questo giorno nella storia conservatrice: Robert Bork nominato alla Corte Suprema degli Stati Uniti

Questo giorno nella storia conservatrice: Robert Bork nominato alla Corte Suprema degli Stati Uniti

18/09/2025
ABC cancella Jimmy Kimmel Live dopo le osservazioni sull’assassinio di Charlie Kirk

ABC cancella Jimmy Kimmel Live dopo le osservazioni sull’assassinio di Charlie Kirk

18/09/2025
Professore della Texas A&M licenziato per un corso sulla “queerness” nei libri per bambini

Professore della Texas A&M licenziato per un corso sulla “queerness” nei libri per bambini

17/09/2025
Fonte: x

Marco Rubio avverte che celebrare la violenza politica non sarà tollerato

17/09/2025
I messaggi di Robinson rivelano un movente d’odio: “Ne ho avuto abbastanza del suo odio”

I messaggi di Robinson rivelano un movente d’odio: “Ne ho avuto abbastanza del suo odio”

17/09/2025
Un rapporto denuncia Planned Parenthood per l’offerta di ormoni di genere ai minori

Un rapporto denuncia Planned Parenthood per l’offerta di ormoni di genere ai minori

17/09/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
18/09/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Se lo Stato fa male alla salute

Le ragioni economiche e le ragioni umanitarie sono la stessa cosa

Stefano Magni di Stefano Magni
16/04/2020
in Cultura
256
Reading Time: 4 mins read
0

Image from Google Images

Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Last updated on aprile 18th, 2020 at 11:01 am

Il filosofo e sociologo francese Edgar Morin ha commentato così la decisione del premier britannico, Boris Johnson, di non ricorrere a misure di lockdown all’italiana nei primi giorni della diffusione del contagio nel Regno Unito: «Un esempio chiaro di come la ragione economica sia più importante e più forte di quella umanitaria: il profitto vale molto più delle ingenti perdite di esseri umani che l’epidemia può infliggere e sta infliggendo. In fondo il sacrificio dei più fragili (delle persone anziane e degli ammalati) è funzionale a una logica della selezione naturale. Come accade nel mondo del mercato, chi non regge la concorrenza è destinato a soccombere. Applicare alla vita umana questa logica rivela la spietatezza del neoliberismo imperante».

Il privato come reato

In queste poche frasi c’è già tutto: tutta l’ignoranza economica, prima di tutto, l’incapacità di comprendere come ragioni economiche e ragioni umanitarie siano la stessa cosa. L’economia è una scienza umana, studia interazioni fra uomini. Vi possono essere solo due tipi di interazione: volontarie e coercitive. Nelle interazioni volontarie, due persone scambiano per reciproco interesse. In quelle coercitive, una persona impone i propri interessi all’altra, minacciandola di violenza. Il primo (scambio volontario) è il mercato, il secondo (imposizione coercitiva) è lo Stato. Nel mercato non c’entra il darwinismo, non è ammessa la legge del più forte: a caratterizzarlo è lo scambio fra pari. Nello Stato vince invece solo il più forte, perché solo chi controlla il potere può esercitare il potere. In momenti di emergenza come quello che il mondo sta vivendo ora per la pandemia, chi detiene il potere statale lo esercita in modo sempre più arbitrario, convinto che nessuno osi reagire. Qual è la colpa di Johnson, appena uscito dall’ospedale dove ha pure versato in gravi condizioni? Gli viene rimproverato di non avere usato abbastanza violenza per essersi limitato (con buona pace di Morin) a proteggere anziani e malati, separandoli dalla società, ma permettendo a molte più categorie di adulti lavoratori e di studenti di continuare a vivere liberamente, pur vietando grandi assembramenti.

In Italia si pensa al contrario che solo lo Stato sia necessario per risolvere un’emergenza, mentre il privato diventa “pericoloso”: pericolosa è la Sanità privata, pericolose sono le aziende che vogliono riprendere a lavorare, pericoloso è il singolo cittadino che esce per una passeggiata. E quindi si vieta progressivamente tutto ciò che è volontario. In Umbria la CGIL si vanta di aver convinto la Regione a vietare i test diagnostici CoViD-19 condotti nelle strutture private, perché «la salute viene prima del profitto!», come si legge nel comunicato trionfante. Chi non potrà più effettuare un test presso una struttura privata dovrà mettersi in coda in quella pubblica, potrebbe essere malato e non saperlo, contagiare molte altre persone. Ma la “salute” non viene prima del “profitto”? Nelle altre regioni italiane, con poche timide eccezioni, i test sono monopolio dello Stato. Domandiamoci perché, poi, contrariamente alla Corea del Sud, dove effettuano test a tappeto enti sia pubblici sia privati, il nostro Paese ha perso il controllo della massa di infetti asintomatici.

Ritardi, burocrazie e miopie

Nella “perfida Albione” di Johnson, aziende private come la Dyson, contattate direttamente dal premier britannico, sono riuscite a progettare e mettere in produzione equipaggiamenti nuovi per la terapia intensiva in dieci giorni. Negli Stati Uniti, terra del “capitalismo predatorio”, grandi aziende automobilistiche come Ford e General Motors, spronate dal presidente Donald J. Trump, stanno producendo ventilatori polmonari per la terapia intensiva. E in Italia, dove invece prosegue indefessa la lotta contro il profitto? In Italia si ha un’agenzia unica per gli acquisti, la Consip, che fa gare “accelerate”, ma che restano sempre procedure burocratiche lente. Tanto che alle terapie intensive non arrivano i ventilatori polmonari richiesti. Si hanno ditte che producevano già respiratori “scoperte” dalla nostra Amministrazione pubblica solo a inizio marzo. Non solo gli equipaggiamenti più sofisticati: anche le semplici mascherine e i device di protezione individuale per i medici scarseggiano perché la burocrazia nazionale, con le sue ferree regole contro il mercato, impedisce di importarle, come hanno amaramente constatato alcuni imprenditori che ci hanno provato. E produrle in proprio, le mascherine? Peggio che andar di notte: al 4 aprile, ovvero a un mese e mezzo dall’inizio dell’epidemia in Itralia, su 447 aziende che si sono mostrate disponibili per una riconversione della produzione solo 30 hanno ottenuto l’autorizzazione a produrre mascherine ed equipaggiamenti protettivi. Produrle, ma non ancora distribuirle. In Lombardia, in compenso, la costruzione di un ospedale nuovo alla Fiera di Milano, in poco più di una settimana, è stata resa possibile grazie alle donazioni di privati. Si spera solo che la procura milanese non apra un’inchiesta su eventuali procedure violate, come ormai si è abituati a vedere dopo la costruzione di ogni opera pubblica.

Ragioni economiche contro ragioni umanitarie, dunque? C’è da domandarsi, piuttosto, quanto lo Stato sia di ostacolo alle ragioni umanitarie. Da domandarselo e da darsi una risposta in fretta, prima che muoiano altre migliaia di persone.

Tags: Boris Johnsonprivatosanitàservizio sanitario nazionaleStato
Stefano Magni

Stefano Magni

Stefano Magni, nato a Milano nel 1976, già redattore Esteri de L’Opinione, è redattore de La nuova Bussola Quotidiana. Ha pubblicato saggi e romanzi, e curato e tradotto discorsi di Margaret Thatcher, nonché opere di Rudolph J. Rummel e Robert A. Nisbet. Dal 2016 è Research Assistant nella Facoltà di Scienze Politiche, Economiche e Sociali dell’Università degli Studi di Milano.

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.