Nella repubblica di San Marino ieri si è insediato il primo Capo di Stato che tiene alla S.P.A.L. No, non è vero: nella repubblica di San Marino ieri si è insediato il primo Capo di Stato omosessuale. Della serie: echissenefrega, tanto dell’una cosa (se fosse vera), quanto dell’altra (che è vera).
Fa infatti parte del vizio voyeur del mondo in cui stiamo catalogare le persone per gusti sessuali. E fa parte del mondo vittimista LGBT+ catalogare le persone per gusti sessuali onde poi usare la cosa come clava contro chi non sia LGBT+. Per gli ideologi LGBT+, infatti, il molto rumore per nulla è il loro mestiere. Creano il caso e poi strepitano al dolo, gettano il sasso e subito ritraggono la mano.
«Omosessuale», «gay», «lesbica», «transessuale» sono aggettivi. Noi di «iFamNews» ci facciamo un punto d’onore, quando dobbiamo adoperarli per iscritto, di accompagnarli sempre chiaramente al sostantivo persona. Perché la persona merita sempre rispetto, onore e carità, mentre i suoi errori no.
Farne invece un uso contundente nella forma di aggettivi sostantivati è grave: riduce infatti la persona a una funzione, a un gusto o a un orientamento sessuali, scordando, anzi smarrendo proprio la persona. Rattrappisce cioè uomo e donna a mere sessualità e sesso. Ipersessualizza inutilmente, anzi dannosamente la persona umana. E i primi a farlo sono proprio gl’ideologi LGBT+, che vogliono essere identificati e riconosciuti per una funzione, un gusto o a un orientamento sessuali.
Dunque a noi non interessa se il Capo di Stato della repubblica di San Marino tenga alla S.P.A.L. o sia omosessuale. Ci importa che governi bene.
Cosa significa governare bene? Tantissime cose, anche specifiche, ma per ragioni di spazio qui sintetizzo. Significa governare per il bene comune. Cosa da non confondere con il comunismo, che vuole invece il male sociale e il male della persona, il bene comune è il bene che accomuna gli uomini per origine e per destino, che esalta la personalità di tutti secondo la propria individualità e che fa del vivere associato fra gli uomini una dimensione positiva, persino piacevole, sensata, vocazionale e irta di esiti benefici.
Sono dunque dal novero escluse d’ufficio tutte quelle ideologie che perseguono il contrario: che non accomunano gli uomini nel bene, che vilipendono le personalità di tutti e che fanno del vivere associato inferni terrestri. In questa pagina ne ho già nominate due: il comunismo e l’ideologia gender/LGBT+. Ce ne sono altre, e su «iFamNews» ce ne occupiamo di continuo.
Nella repubblica di San Marino, quindi, bisogna vegliare su una cosa sola e precisa: che Paolo Rondelli, in quanto da ieri Capo di Stato, governi bene, sia che tenga alla S.P.A.L. (cosa non vera), sia che sia omosessuale (cosa vera).
Perché se non lo facesse, per la repubblica di San Marino sarebbe un guaio.
Affinché non lo faccia (il governare male), ovvero governi bene, Rondelli non deve imbracciare alcuna ideologia. Immaginiamoci infatti se Rondelli (o altri) piegasse la politica della repubblica di San Marino (o altro Paese) alla tifoseria sciamannata da stadio. Non farebbe affatto il bene comune. Lo stesso accadrebbe se Rondelli (o altri) governassero impugnando una delle ideologie di cui «iFamNews» si occupa di continuo, per esempio il comunismo. Oppure l’ideologia gender/LGBT+. Non farebbe il bene comune.
Ora, io non so se Rondelli abbia la tessera della S.P.A.L., ma le cronache riportano che sia socio di Arcigay Rimini, di cui fino al 2021 è stato vicepresidente e responsabile della Cultura, la stessa Arcigay Rimini che ieri ha diramato, a reti unificate, il messaggio seguente: «si tratta di un fatto storico perché è il primo capo di stato al mondo dichiaratamente omosessuale e attivista per i diritti della comunità LGBTI. Ci sono precedenti tra Premier e ministri, ma è la prima volta al mondo per un capo di stato». E ancora: «In pochi anni San Marino ha approvato le unioni civili paritarie grazie anche al contributo di Paolo Rondelli e alla collaborazione di Arcigay Rimini, ha inserito il divieto di discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale nella legge costituzionale grazie a un referendum vinto con la schiacciante maggioranza del 71%, e recentemente ha anche approvato finalmente l’interruzione volontaria di gravidanza col 77%».
Con queste promesse, ops premesse, «iFamNews» ha una paura matta che Rondelli voglia governare la repubblica di San Marino con criteri da tifoseria. È qui che il fatto di tenere o meno alla S.P.A.L. smette di essere un fatto meramente privato che non ci interessa per incidere profondamente sul bene comune e sul suo contrario. Tenere alla S.P.A.L., appunto, oppure essere un attivista dell’ideologia gender/LGBT+ che smette di considerare tutti, Capi di Stato compresi, a San Marino e ovunque, come soggetti personali, riducendoli ad aggettivi sostantivati.
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