Nel Parlamento Europeo (PE) i gruppi del Partito Popolare Europeo (PPE), dei Conservatori e Riformisti Europei (ECR) e di Identità e Democrazia (ID) hanno opportuamente sollevato la questione delle leggi anti-blasfemia in Asia e in Africa, richiamandosi al tragico caso della studentessa nigeriana Deborah Samuel. Ma hanno dovuto vedersela con l’indifferenza e con l’ostilità delle Sinistre ‒ Partito Democratico compreso ‒ che non considerano il tema una priorità.
«Le leggi sulla blasfemia sono un’infamia che colpisce molte persone in Pakistan, credenti e non credenti di tutte le fedi religiose», ha dichiarato Carlo Fidanza, eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR e co-presidente dell’Intergruppo per la libertà religiosa del PE insieme al neerlandese Peter Van Dalen. Già l’anno scorso Fidanza aveva denunciato l’indifferenza dell’opinione pubblica mondiale per i cristiani perseguitati e, in modo particolare, per i cristiani afghani.
Fidanza è quindi intervenuto all’incontro organizzato dall’Intergruppo con i coniugi pakistani Shagufta Kausar e Shafqat Emmanuel. La coppia, accusata ingiustamente di blasfemia nel 2013, ha trascorso otto anni in carcere ed è stata rilasciata anche grazie alla risoluzione sostenuta dall’Intergruppo e approvata dal PE il 29 aprile 2021.
Blasfemia: un’arma letale
«Purtroppo, negli ultimi anni abbiamo assistito a una crescente radicalizzazione della società pakistana», prosegue l’eurodeputato italiano. «Dal 1986 ad oggi, le vittime sono salite a oltre 4mila, soprattutto cristiani, e il dato è in continuo aumento».
«L’accusa di blasfemia è diventata la scorciatoia per atroci vendette e regolamenti di conti. Un’arma letale nelle mani dei fanatici che la brandiscono anche in mancanza di giusto processo, per creare consenso o per colpire le minoranze religiose», denuncia l’onorevole Fidanza.
«Una tragedia mondiale, come ci dimostra la tragica notizia che abbiamo ricevuto dalla Nigeria dove Deborah Samuel, una studentessa cristiana, è stata accusata di blasfemia e lapidata. L’Europa», conclude l’eurodeputato di Fratelli d’Italia, «deve continuare a battersi per difendere i diritti umani dei milioni di cristiani perseguitati in tutto il mondo».
Il PD ignora il genocidio dei cristiani
Nella giornata di mercoledì, inoltre, la Sinistra europea ha bocciato, con 244 voti contro 231, la richiesta avanzata da un eurodeputato francese del gruppo ID, sostenuta da ECR e PPE, di inserire nell’ordine del giorno della plenaria in corso a Bruxelles un dibattito sulla persecuzione dei cristiani nel mondo a seguito del barbaro omicidio della studentessa nigeriana .
«Un voto vergognoso, a cui ha largamente contribuito il PD, con sole tre eccezioni, che ancora una volta nega la dignità dovuta al genocidio quotidiano dei cristiani in ogni parte del mondo e in nome dell’estremismo relativista finisce per non condannare quello islamista», commenta Fidanza.
«Si tratta di un nuovo fondamentalismo laicista che arriva a negare le nostre stesse radici culturali e a fare pelosi distinguo tra tipi diversi di diritti umani», aggiunge l’europarlamentare di Fratelli d’Italia.
«È successa la stessa cosa pochi giorni fa a Strasburgo: anche in quell’occasione lo stesso schieramento di forze, che va dai liberali ai comunisti, ha impedito che il martirio dei cristiani venisse menzionato in una risoluzione che aveva come tema proprio la difesa della libertà religiosa nel mondo». L’auspicio dell’onorevole Fidanza è «che inizi presto una riflessione nella sinistra italiana ed europea su questi temi, per evitare in futuro altre brutte pagine come queste».