Last updated on Novembre 24th, 2025 at 10:26 am
Uomini armati hanno rapito almeno 227 studenti e insegnanti del collegio cattolico St. Mary nello stato di Niger, nel nord-ovest della Nigeria, venerdì, secondo l’Associazione Cristiana della Nigeria (CAN). L’attacco ha preso di mira 215 alunni e 12 educatori, segnando il più grande rapimento di massa di una scuola da quando oltre 200 studenti sono stati presi nello stato di Kaduna nel marzo 2024. Il reverendo Bulus Dauwa Yohanna, presidente della CAN in Niger, ha confermato i numeri dopo aver visitato il sito, mentre alcuni studenti sono riusciti a fuggire durante il raid.
Nell’attacco alla chiesa, uomini armati hanno chiesto 100 milioni di naira (69.000 dollari) per vittima come riscatto, evidenziando le sfacciate tattiche dei gruppi criminali che operano in queste regioni di confine. In risposta all’escalation delle minacce, le autorità a livello nazionale hanno ordinato la chiusura di 47 college per salvaguardare gli studenti. Il presidente Bola Tinubu ha annullato i viaggi previsti al vertice del G20 in Sudafrica e a un vertice Unione Africana-Unione Europea in Angola, dando la priorità alla crisi della sicurezza interna.
L’aumento dei rapimenti ha intensificato il controllo internazionale sull’apparato di sicurezza della Nigeria, in particolare per quanto riguarda la persecuzione dei cristiani. Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha recentemente minacciato un rapido intervento militare se il governo nigeriano non riesce a frenare le uccisioni di cristiani, un’affermazione contestata da Abuja come una travisazione della situazione. Giovedì, il capo del Pentagono degli Stati Uniti Pete Hegseth ha tenuto colloqui di alto livello con il consigliere per la sicurezza nazionale della Nigeria nel primo incontro di questo tipo dopo la minaccia, con l’obiettivo di affrontare le preoccupazioni.













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