«I dati scientifici» dimostrano che «dopo un mese dal concepimento è già riscontrabile il DNA del feto e gli organi sono allineati. C’è vita umana. È giusto eliminare la vita umana?».
La domanda retorica la pone Papa Francesco, nel corso dell’intervista rilasciata ieri alla rete televisiva messicana «Televisa Univision». Ovviamente la risposta è «no», e la retorica usata dal Pontefice ricorda la sua famosa uscita del 25 maggio 2019: «è lecito affittare un sicario per risolvere un problema? A voi la risposta. Questo è il punto. Non andare sul religioso su una cosa che riguarda l’umano. Non è lecito. Mai, mai eliminare una vita umana né affittare un sicario per risolvere un problema».
Questo magistero infallibile ‒ perché per i cattolici è la materia (dottrina e morale) che fa l’infallibilità di un Papa, non certo il mezzo (la tivù, una intervista) o lo stile (ognuno fortunatamente ha il proprio) ‒, su una materia tanto grave, ha portata davvero storica giacché risponde direttamente alla protervia con cui Joe Biden, presidente del Paese più importante del mondo, cattolico, fa dell’aborto la stella polare del proprio mandato.
Infatti, Biden, presidente del Paese più importante del mondo, cattolico e filoabortista, «di questa incoerenza», dice il Pontefice nell’intervista, passando dall’infallibilità dottrinale al consiglio prudenziale (che i cattolici debbono tenere in conto forte, perché di un Papa i cattolici debbono tenere conto pure dei post-it), «parli con il proprio pastore, con il proprio parroco, con il proprio vescovo».
Ogni aggiunta adesso sarebbe inopportuna. O leziosa. O manieristica. O egocentrica. Salvo ricordare a tutti quei cattolici che si spellano da tempo le mani per Biden, in ogni angolo del globo, di ripassare bene il magistero infallibile del Pontefice sulla vita.
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