Last updated on Dicembre 9th, 2020 at 05:02 am
Il vaso di Pandora si è aperto definitivamente e, dopo il Belgio nel 2018, ora anche i Paesi Bassi si avviano all’eutanasia per i bambini.
Il 9 ottobre il ministro della Salute, Hugo de Jonge, del partito cristiano-democratico, il Christen-Democratisch Appèl (CDA), ha autorizzato la discussione sulla eutanasia per i bambini fino ai 12 anni che siano malati terminali. Nei Paesi Bassi l’eutanasia è già legale per i minori di un anno previo consenso dei genitori, così come per i minori di 12-15 anni con consenso proprio e dei genitori. Per i 16-17enni l’eutanasia volontaria è invece possibile senza il consenso dei genitori. Adesso, secondo De Jonge, l’interruzione della vita dovrà essere resa possibile per «il piccolo gruppo di bambini malati e senza speranza che soffrono in modo insopportabile e che non hanno alcuna prospettiva di miglioramento». Perché per il Ministro lo Stato dà «grande importanza alla migliore assistenza possibile per questi bambini che sono malati terminali e l’eutanasia avviene nel migliore interesse di questi stessi bambini». Ci fosse ancora Gilbert K. Chesterton direbbe che lo Stato vuole curare talmente bene questi bambini da tagliarne le testoline.
I medici saranno insomma autorizzati a somministrare sedazione permanente e a sospendere l’alimentazione fino alla morte. Eppure sono perplessi, viste le ambiguità della legge, e per questo hanno chiesto regole precise. Il fatto grave però è che la loro preoccupazione è esclusivamente professionale e non riguarda la sorte di bambini innocenti.
Tra le forze politiche una certa opposizione fortunatamente esiste. Una parte della CDA e tutto il partito Unione Cristiana sono infatti contrari. Sinistra, Democratici, Liberali e Verdi appoggiano invece la misura, ma una cosa è chiara: non vogliono eliminare la sofferenza dei bambini, vogliono uccidere i bambini per eliminare la sofferenza. Una barbarie totale che si aggiunge alla decisione presa in aprile dalla Corte Suprema di autorizzare l’eutanasia per tutti i malati di Alzheimer e per qualunque anziano malato over 70.
Il mese scorso il cardinale Willem Eijk, arcivescovo di Utrecht, ha denunciato con forza il baratro in cui il Paese sta cadendo. La notizia ha fatto il giro del globo, ma non ha fermato la folle corsa verso l’eutanasia di Stato in tutto il mondo. Il 18 ottobre, infatti, la Nuova Zelanda voterà un referendum per autorizzarla a tutti e per sempre, e in Spagna e in Irlanda sempre le Sinistre stanno spingendo nella stessa direzione. Fino a quale traguardo?
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