Last updated on Maggio 25th, 2021 at 03:06 am
Da giorni l’isola caraibica di St. Vincent è completamente ricoperta di cenere a causa delle violente e ripetute eruzioni del vulcano La Soufrière. La situazione è critica, tanto che il primo ministro, Ralph Gonsalves, ha ordinato di evacuare 16mila persone nel Nord dell’isola. Ma ha posto una condizione: sarà tratto in salvo soltanto chi ha ricevuto la vaccinazione. E gli altri? Non potranno salire sulle navi di evacuazione e dovranno rimanere alla mercé del vulcano.
Situazione esplosiva
In un video, Gonsalves ha spiegato che «l’ufficiale medico capo identificherà le persone già vaccinate in modo da poterle trasferire sulle imbarcazioni». Il team del Centro sismico dell’Università delle Indie Occidentali, di Kingston, in Giamaica, ha stimato che la colonna di cenere sprigionata dalla prima delle esplosioni abbia raggiunto 10 chilometri in altezza. Finora è stata l’esplosione più forte. Ma, ha detto in conferenza stampa Richard Robertson, geologo di quell’ateneo, potrebbero essercene di peggiori. Gli esperti hanno aggiunto che le eruzioni esplosive potrebbero continuare per giorni, o forse per settimane. Gli abitanti di St. Vincent hanno assistito anche al terribile fenomeno del temporale eruttivo, ossia la formazione di fulmini nella colonna di fumo. Il vulcano ha eruttato l’ultima volta nel 1979, ma l’eruzione contemporanea più drammatica risale al 1902, quando morirono 1.600 persone.
Abitanti refrattari al vaccino
L’ipotesi che possa ripetersi uno scenario così tragico agita le autorità dell’isola, ma evidentemente la preoccupazione principale è che le persone siano vaccinate. Il punto è che gran parte degli evacuati verrebbe alloggiato nelle isole vicine St. Lucia, Grenada, Barbados e Antigua, le quali richiedono però la vaccinazione prima di accogliere qualcuno. «Se le persone sono disposte a darti il benvenuto durante una pandemia, ti augurano il più alto livello di protezione possibile», ha commentato il primo ministro Gonsalves alla stampa. Una senatrice dell’opposizione, Shevern John, ha detto che molte persone sarebbero disposte a rimanere nell’isola pur di rifiutare l’iniezione. «Le persone hanno molta paura del vaccino», riporta la Reuters. Secondo dati dell’Organizzazione mondiale della sanità riportati da Tempi, solo il 10% dei circa 100mila abitanti di St. Vincent è stato vaccinato finora.
Il disastro potrebbe durare anni
«Non tutto andrà alla perfezione, ma se tutti collaboriamo… ne usciremo più forti che mai», ha detto Gonsalves. Il quale ha anche aggiunto che potrebbero passare mesi prima che le persone possano tornare nelle loro case. Ma tutto dipende dall’entità delle eruzioni. Gli esperti non escludono che il disastro possa richiedere non mesi, ma anni prima che venga risolto. E, nel frattempo, dov’è la garanzia del diritto alla vita di chi è “colpevole” solo di non essere stato vaccinato, come se uno potessi vaccinarsi da sé? Forse che l’era CoViD-19 stia già introducendo pesanti discriminazioni nuove?
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