«Maternità surrogata», vergogna al PE

Il Parlamento Europeo stronca l’emendamento contro l’«utero in affitto»

Unione Europea

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Last updated on Febbraio 18th, 2021 at 08:29 am

Ennesima occasione offerta al Parlamento Europeo per tutelare la dignità delle donne e dei bambini, ennesima occasione sprecata dal Parlamento Europeo per tutelare la dignità delle donne e dei bambini.

Nei giorni scorsi è stato infatti presentato in sede europea un emendamento, primo firmatario l’on. Simona Baldassarre (Lega), al documento Diritti umani e democrazia nel mondo e politica dell’UE in materia – relazione annuale 2019.

l’onorevole Simona Baldassarre

L’emendamento ‒ bipartisan, trasversale e sottoscritto da diversi eurodeputati di diversi Paesi ‒ mirava a salvaguardare la dignità di ogni essere umano contro l’aberrante e umiliante pratica della cosiddetta «maternità surrogata». A questo scopo preciso l’iniziativa puntava a fare della «maternità surrogata», ovvero dell’«utero in affitto», una fattispecie di reato universale che mina l’integrità fisica delle donne e compromette gravemente i diritti del bambino. Del resto la «maternità surrogata» acuisce la piaga dello sfruttamento commerciale del corpo femminile e riduce la persona a semplice merce. Sono bastate nove semplici righe ‒ tanto è lungo il testo dell’emendamento ‒ per esprimere a tutto tondo la pericolosità di questa pratica che invece pare venire sornionamente oramai accettata.

Ma nemmeno tanta semplicità e schiettezza, tese a stroncare senz’appelli un male oggettivo che chiunque è in grado di stigmatizzare, detestare e combattere, è riuscita a fare breccia nell’emiciclo europeo. E l’emendamento è stato respinto. Come se l’europarlamento fosse indifferente a questa peste dalle molte facce degradanti e dalle forme plurime di sofferenza, ma riconducibili a un univoco grande delitto contro le persone più fragili, o addirittura la ritenesse tutto sommato lecita.

È avvilente vedere il poco interesse con cui l’Europa considera questo argomento gravissimo ed è avvilente rendersi conto di come l’agenda politica del Parlamento Europeo passi la dignità della donna e del bambino in secondo piano, avallando così il mercato di esseri umani.

Per questo gli europarlamentari che invece hanno ascoltato la coscienza e la ragione, il buon senso e il senso civico, onorando la vocazione politica che li porta a rappresentare le istanze di milioni di cittadini europei con il voto favorevole all’emendamento sono da ringraziare e da ricordare. Diversi europarlamentari sono infatti rimasti saldi nella fedeltà ai valori non negoziabili della convivenza umana, riconoscendo pubblicamente il lavoro svolto delle organizzazioni che ‒ come Steadfast, che ho l’onore di presiedere ‒ operano direttamente sul campo per contrastare l’aberrazione della «maternità surrogata».

Ci sono cioè uomini politici in Europa che non mercanteggiano sulla dignità delle persone e che si spendono per tutelare la dignità di donne e bambini.

Ecco i loro nomi, e l’elenco vale ringraziamento.

Simona Baldassarre, Adinolfi, Anderson, Androuët, Bardella, Basso, Bay, Beck, Beigneux, Berg, Bilde, Bizzotto, Blaško, Bonfrisco, Borchia, Bruna, Buchheit, Campomenosi, Casanova, Ceccardi, Ciocca, Collard, Conte, Da Re, Donato, Dreosto, Fest, Gancia, Garraud, de Graaff, Grant, Griset, Haider, Jalkh, Jamet, Joron, Juvin, Krah, Kuhs, Lancini, Laporte, Lebreton, Limmer, Lizzi, Madison, Mariani, Mayer, Mélin, Olivier, Panza, Pirbakas, Regimenti, Reil, Rinaldi, Rivière, Rougé, Sardone, Sofo, Tardino, Tovaglieri, Vilimsky, Vuolo, Zambelli, Zanni, Zimniok, Buschmann, Caroppo, Furore, Gyöngyösi, Konstantinou, Lagos, Pignedoli, Rondinelli, Sinčić, Uhrík, Zullo, Berlato, Bielan, Brudziński, Buxadé Villalba, Czarnecki, de la Pisa Carrión, Dzhambazki, Fidanza, Fiocchi, Fitto, Fotyga, Jurgiel, Karski, Kempa, Kloc, Kopcińska, Kruk, Kuźmiuk, Legutko, Mazurek, Melbārde, Możdżanowska, Poręba, Procaccini, Rafalska, Ruissen, Rzońca, Saryusz-Wolski, Slabakov, Stancanelli, Szydło, Tarczyński, Terheş, Tertsch, Tobiszowski, Waszczykowski, Wiśniewska, Zalewska, Zīle, Złotowski, Bellamy, Hölvényi, Juknevičienė, Novak, Pollák, Pospíšil, Ressler, Salini, Šojdrová, Tomc, Virkkunen, Zdechovský, Zver, Danti, Nart, Šimečka, Bergkvist, Chinnici, Danielsson, Fritzon, Gualmini, Guteland, Incir, Roberti, Toia, Maurel.

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