• I più recenti
  • Tutto
La propaganda per la «politica del figlio unico»

Lo Stato cinese dà la vita. Così come la toglie

15/06/2021
https://creativecommons.org/licenses/by/4.0/

J.D. Vance critica il disprezzo dell’Europa per i difensori della vita e della libertà religiosa alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

20/02/2025
L’interruzione del contratto per il marcatore “Genere X” fa risparmiare oltre 1 milione di dollari ai contribuenti.

L’interruzione del contratto per il marcatore “Genere X” fa risparmiare oltre 1 milione di dollari ai contribuenti.

08/02/2025
Il caso dell’informatore Eithan Haim è stato archiviato dal Dipartimento di Giustizia di Trump.

Il caso dell’informatore Eithan Haim è stato archiviato dal Dipartimento di Giustizia di Trump.

28/01/2025
Il presidente Donald Trump firma decine di ordini esecutivi nel giorno dell’insediamento.

Il presidente Donald Trump firma decine di ordini esecutivi nel giorno dell’insediamento.

22/01/2025
Il Presidente Biden viene ridicolizzato per aver affermato che l’Emendamento per la parità dei diritti è stato ratificato.

Il Presidente Biden viene ridicolizzato per aver affermato che l’Emendamento per la parità dei diritti è stato ratificato.

20/01/2025
La Corte Suprema del Brasile sostiene i simboli cristiani negli edifici pubblici

La Corte Suprema del Brasile sostiene i simboli cristiani negli edifici pubblici

16/01/2025
Il deputato Mark Harris sfida la campagna dell’ACLU contro il voto di Trump sulle deportazioni

Il deputato Mark Harris sfida la campagna dell’ACLU contro il voto di Trump sulle deportazioni

15/01/2025
Gli incendi nel sud-ovest della California scatenano critiche alla leadership democratica

Gli incendi nel sud-ovest della California scatenano critiche alla leadership democratica

10/01/2025
Le revisioni di McDonald’s alle linee guida sulla diversità sono il segnale di una spinta aziendale contro le politiche di woke

Le revisioni di McDonald’s alle linee guida sulla diversità sono il segnale di una spinta aziendale contro le politiche di woke

10/01/2025
La Corte Suprema degli Stati Uniti ascolterà l’appello del gruppo pro-vita contro la legge dell’Illinois che limita la consulenza nei pressi delle cliniche abortive.

La Corte Suprema degli Stati Uniti ascolterà l’appello del gruppo pro-vita contro la legge dell’Illinois che limita la consulenza nei pressi delle cliniche abortive.

10/01/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
09/05/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

Lo Stato cinese dà la vita. Così come la toglie

Ora è permesso avere un terzo figlio. E il quarto, il quinto, etc.? Nel pattume come milioni di altri in tanti, troppi decenni

Marco Respinti di Marco Respinti
15/06/2021
in Editoriali, Vita
548
Reading Time: 5 mins read
0
La propaganda per la «politica del figlio unico»

La propaganda per la «politica del figlio unico». Image from Flickr

Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Last updated on Luglio 8th, 2021 at 05:55 am

La politica demografica della Cina continua a essere una mostruosità.

La premessa è il minuetto delle cifre. Dapprima una squadra di esperti della Banca popolare cinese (中国人民银行) ha realizzato uno studio, datato 26 marzo e reso pubblico il 14 aprile, sostenendo che il colosso asiatico sarebbe sceso sotto la cifra-simbolo di 1,4 miliardi di persone per la prima volta dalla follia socio-economica maoista del «Grande balzo in avanti» (大躍進). Subito dopo, l’11 maggio, l’Ufficio nazionale cinese di statistica (国家统计局) ha reso noti i dati del censimento effettuato nel dicembre 2020 (in ritardo con quanto precedentemente annunciato) e affermato che la popolazione non sarebbe scesa sotto la cifra di 1,4 miliardi: crescerebbe solo più lentamente e quindi il record al ribasso non sarebbe affatto nel numero assoluto dei cittadini cinesi, bensì nel tasso di crescita, il più basso dal 1955.

Un thriller curioso, questo, fra dati e date, visto che sia la Banca popolare cinese sia l’Ufficio nazionale di statistica sono branche dello Stato, e dello Stato non di un Paese a caso, ma della Cina, ovvero uno dei Paesi più centralizzati, controllati e “abbottonati” del pianeta, e che forse molto si deve anche all’effetto psicologico che le cifre rotonde suscitano in un contesto dove il numero è potenza e la potenza sul proscenio internazionale è tutto.

Ma si tratterebbe appunto soltanto di una disfida di numeri se questo thiller non avesse preparato la strada a un evento che peraltro era nell’aria da tempo: dal 31 maggio il governo cinese permette alle coppie di potere mettere al mondo un terzo figlio.

Dal 1979 al 2015, infatti, la Cina ha praticato una rigidissima politica del «figlio unico» ispirata al più crudo criterio neomalthusiano. La fanatica idea di Mao Zedong (1893-1976) di voler spingere rapidamente il Paese, allora essenzialmente agricolo, oltre la produzione industriale occidentale aveva creato una vera tragedia. Secondo i dati ufficiali, la popolazione cinese perse 13,4 milioni di persone, ma lo storico neerlandese Frank Dikötter, in Mao’s Great Famine: The History of China’s Most Devastating Catastrophe, 1958-62 (Walker, New York 2010), scrive di almeno 45 milioni di morti (documentando persino episodi di cannibalismo compiuti da una popolazione letteralmente allo stremo) e il giornalista cinese Yang Jisheng, in Tombstone: The Untold Story of Mao’s Great Famine (Allen Lane, Londra 2012) afferma che, fra il 1958 e il 1962, 36 milioni di persone sono morte di fame e 40 milioni non sono nate.

Ma neppure questo bastò. Il disastro fu così grande che, al termine della parabola maoista, nel 1976, il Paese si trovava ancora con un “disavanzo umano” tale da spingere il regime a imporre il controllo delle nascite. Inserito nell’articolo 25 dei Princìpi generali della quarta Costituzione della Repubblica popolare cinese (中华人民共和国宪法), adottata nel 1982, la «politica del figlio unico» ha previsto l’aborto forzato dei bambini oltre i primogeniti, la sterilizzazione forzata delle donne, l’abbandono alla morte dei bambini “di troppo” oppure il loro rapimento per la vendita agli stranieri come “orfani”. Un documentario, One Child Nation, lo documenta senza mezze misure. E un video di propaganda, trasmesso dalla televisione cinese nel 1998, sostiene con soddisfazione che in questo modo si è impedita la nascita 338 milioni di bambini.

Ebbene, l’incubo ha avuto una prima battuta di arresto nel 2015, quando il governo ha permesso alle coppie di potere avere un secondo figlio. Ora le condizioni demografiche del Paese sono tali, thriller o non thriller, da spingere a decretare una ulteriore virata.

Ma l’angoscia non diminuisce. Mentre sul sito dell’Ufficio nazionale di statistica restano ancora assenti i dati completi del censimento del dicembre 2020 (da settimane ci sono soltanto i comunicati stampa che ne “anticipano” i dati), e mentre il decreto di liberalizzazione del terzo figlio ancora non è disponibile (sono disponibili soltanto gli annunci sulla stampa di regime, dall’agenzia di stampa Xinhua ai quotidiani in lingua inglese People’s Daily e Global Times, ripresi poi in tutto il mondo), l’importante è non leggere quanto non c’è scritto in alcun luogo e leggere qui quanto purtroppo non viene scritto anche altrove.

La Cina, cioè, non ha messo fine al controllo violento delle nascite. Ha cambiato strategia, proseguendo la strada intrapresa nel 2015.

Si potrà appunto avere un terzo figlio, ma sarà ancora vietato avere quanti figli si desidera e la natura manda. E, dunque, i figli dopo il terzo? Non ci si sbaglia se si dice che faranno la medesima fine dei milioni di bambini ammazzati dopo il primo figlio delle coppie cinesi dal 1979 al 2015 e dopo il secondo figlio dal 2015 a oggi.

Ovviamente: dal 2015 e dal 31 maggio di quest’anno muoiono meno bambini per aborto forzato, ma continuano a morirne. E soprattutto lo Stato continua a decidere cosa fare con la vita delle persone a partire dai loro diritti umani essenziali.

No, la sciagurata politica demografica cinese, che gronda sangue, non è finita. Viene usata, come tutto il resto, alla stregua di un’arma a fisarmonica, a seconda dei fabbisogni dello Stato dalla medesima cricca di potere (non da altri) che ha già sulla pelle milioni di bambini abortiti e di donne sterilizzate.

Nicole King lo ha detto bene, sull’edizione in lingua inglese di «iFamNews»: nulla può cancellare la mattanza di bambini cinesi, che continua. E anche la recente politica del regime tesa a scoraggiare i divorzi fa parte della medesima strategia di uno Stato-padrone che usa delle persone come di pedine su una scacchiera, sacrificando quando serve, facendo quadrato se occorre. Come i Morlock de La macchina del tempo.

Tags: AbortoCinaVetrina
Marco Respinti

Marco Respinti

Marco Respinti è stato il direttore di International Family News fino alla fine del 2022.Italiano, è giornalista professionista, membro dell’International Federation of Journalists (IFJ), saggista, traduttore e conferenziere. Ha collaborato e collabora con diversi quotidiani e periodici, sia in versione cartacea sia online, in Italia e all’estero. Autore di libri, ha tradotto e/o curato opere di, fra gli altri, Edmund Burke, Charles Dickens, T.S. Eliot, Russell Kirk, J.R.R. Tolkien, Régine Pernoud e Gustave Thibon. Senior Fellow al Russell Kirk Center for Cultural Renewal (Mecosta, Michigan), è anche socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo del Center for European Renewal (L’Aia, Paesi Bassi). Membro del Comitato editoriale del periodico The European Conservative e del Consiglio Consultivo della European Federation for Freedom of Belief, è direttore responsabile del periodico accademico The Journal of CESNUR e, sul web, di Bitter Winter: A Magazine on Religious Liberty and Human Rights.

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.