Legge sulla bioetica, la Francia si spacca ancora

Il dibattito infiamma il parlamento e riempie ancora una volta le piazze

Fontana di fronte all'Assemblea Nazionale di Francia

Image by Patrick Barbaud from Pixabay

Last updated on Giugno 30th, 2021 at 04:03 am

Come volevasi dimostrare, dopo l’ennesima votazione a proposito della legge sulla bioetica, avvenuta a ritmi serrati nei giorni scorsi, appoggiata e promossa dal presidente della repubblica Emmanuel Macron, l’Assemblea nazionale francese ha fatto rientrare dalla finestra ciò che il Senato aveva fatto uscire dalla porta.

La storia infinita (o quasi) della navette fra le Camere è giunta alla terza lettura da parte dell’Assemblea, che sarà seguita il 24 giugno da un ulteriore passaggio in Senato (il terzo) e infine dall’ultimo step, di nuovo nell’Assemblea.

Ma quel baratro cui «iFamNews» ha fatto riferimento più volte, quell’abisso, in Francia sembra sempre più vicino.

La votazione su un pacchetto consistente di 1700 emendamenti, infatti, ha fatto sì che fossero ripristinate alcune misure su temi particolarmente sensibili, fra i quali la procreazione medicalmente assistita (PMA) aperta a tutte le donne, anche single o in coppie omosessuali, pertanto con fecondazione eterologa. Anticamera “illuminata” alla «maternità surrogata» o «utero in affitto» o «gestazione per altri» (GPA) che dir si voglia.

Nei giorni 7 e 8 giugno, convocate dal movimento della Manif pour tous, si sono tenute manifestazioni di protesta davanti al Palais Bourbon, sede della Camera bassa del parlamento, a testimonianza del dissenso di una parte almeno della popolazione, affatto prona e disposta a digerire la scorciatoia alla GPA che l’Assemblea sta invece di fatto proponendo.

Un ultimo baluardo che si prova a contenere una deriva che pare rovinosa è quello dell’articolo 4.bis della loi bioéthique, che prevede la necessità di un atto formale per sancire l’adozione, da parte del genitore non biologico, del minore concepito all’estero con GPA, pratica (attualmente) vietata in Francia.  Diversamente da quanto affermato dalla Corte di Cassazione nel 2019, infatti, la registrazione dei genitori in tal caso non sarà automatica, ma il genitore d’intenzione dovrà affrontare una pratica di adozione in territorio francese e secondo la legislazione del Paese, pratica che comunque già si prevede semplificata rispetto alle normali trafile previste per l’adozione.

Tutto, sempre, per il «migliore interesse» dei bambini. Ci mancherebbe.

Per i lettori interessati ad approfondire o ricapitolare questa tematica importante, sono riportati di seguito gli articoli con cui «iFamNews» se ne è occupato, sia quelli in italiano, sia quelli in lingua francese:

Rivoluzione magica francese

La proposta oscena che scuote la Francia

L’Assemblea nazionale francese sprofonda nell’abisso

La Francia a un passo dalla legge delle mostruosità bioetiche

SOS Francia: salvare l’uomo dall’estinzione

Contro l’errore, contro l’orrore

Vive la France (per ora)

Francia, non è detta l’ultima parola

Allons enfants: non alla rovina, si spera

Bioetica: la Francia non trova pace

La Francia in bilico sul baratro

Bioéthique: succès pour le collectif “Marchons enfants!”

La loi de bioéthique au sénat

Mgr Rougé sur la loi de bioéthique

Communiqué de Mgr Aupetit sur la loi de bioéthique

Bioéthique: la loi de toutes les dérives

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