Laurence Fox, star della televisione e politico britannico, si è espressa contro la sentenza di un giudice dell’Alta Corte che si oppone al diritto di una ragazza di 19 anni al trattamento di sostegno vitale. Nel suo talk show GB News, Fox ha criticato la sentenza, che non solo nega alla ragazza il diritto alla vita, ma proibisce anche alla sua famiglia di parlare pubblicamente del caso e di raccogliere fondi per il suo potenziale trattamento in Canada. Fox ha evidenziato l’erosione della libertà nella società, compresa la libertà di parola e l’autonomia corporea, e ha messo in dubbio quando gli individui sono disposti a prendere posizione per le loro convinzioni.
Riferendosi al controllo dello Stato sulle vite individuali, Fox ha chiesto: “O quando lo Stato decide se a un individuo gravemente malato ma pienamente cosciente debbano essere negate le cure e lasciato morire per proteggere il nostro Servizio sanitario nazionale?”. Egli ha condannato l’ordine di restrizione alla pubblicazione del nome della ragazza e della sua famiglia, definendolo una violazione della libertà di parola. Fox ha suggerito che queste restrizioni servono a proteggere l’NHS e i tribunali dal controllo pubblico.
Fox ha fatto dei paragoni con il caso di Charlie Gard, uno scandalo simile che ha ricevuto un’ampia copertura mediatica e la simpatia del pubblico nel 2017. La decisione di mettere a tacere la ragazza e la sua famiglia impedisce una discussione aperta e un dibattito sulla loro situazione, lasciandole senza il sostegno e l’attenzione di cui hanno bisogno mentre lei continua a lottare per la sua vita.
Laurence Fox, membro di una famosa famiglia di attori britannici, si è fatto notare per il suo ruolo nella serie televisiva “Lewis”. Ha fondato il Reclaim Party nel 2020 per difendere la libertà di parola e sfidare l’ideologia che, secondo lui, si traveste da legge. Fox dirige anche il “Bad Law Project”, che mira a sostenere le persone colpite dall’ideologia politica travestita da quadro giuridico.
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