La Douwe Egberts è una grande compagnia belga, leader mondiale del caffè. Sul suo sito web, dal taglio moderno, gradevole, “europeo”, campeggia la frase «Coffee is at the heart of life…»: il caffè sta al cuore della vita, è uno stile di vita, insomma.
La Douwe Egberts si affida a un’agenzia pubblicitaria di alto livello, la BBDO Belgium (la casa madre è a New York), che realizza uno spot molto curato e di grande impatto. Titolo Something to share, “Qualcosa da condividere”. Ci sono due ragazze, adolescenti. A casa di una delle due, si baciano appassionatamente sul divano e in quella rientra papà. Fugace momento di imbarazzo iniziale delle due ragazzine che ne temono la reazione, ma il babbo che fa? Offre loro un buon caffè e un bel sorriso. E vissero felici e contenti.
Supportato come ovvio da qualche social media manager in gamba, lo spot rimbalza già virale come una trottola impazzita, condiviso da gente comune e da influencer, raggiungendo milioni di visualizzazioni e migliaia di retweet.
Gli esperti di marketing e pubblicità impazziscono e la visibilità del suo messaggio aumenta a dismisura.
Perché è di questo che stiamo parlando, di vendere. Stiamo promuovendo come affascinante e piacevolmente trasgressivo, tanto poi ci vogliamo tutti bene, uno stile di vita che avrà un impatto fortissimo sui nostri figli, rendendoli più sperduti e più soli, piccole monadi un po’ stanche.
Ma niente paura, ci sarà sempre qualcuno che venderà loro una tazza di buon caffè.
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