Altro che il caso come pretenderebbe l’evoluzionismo: la vita sulla Terra è il frutto di una causa intelligente. La scienza oramai lo dimostra contro ogni ragionevole dubbio.
In Italia lo fa oggi con il primo convegno scientifico sull’«Intelligent Design», cioè l’ipotesi, avanzata sul piano scientifico, che non il caso, bensì una causa stia all’origine dell’universo e della vita.
Dirlo non è, come qualcuno vorrebbe, antiscientifico. La scienza ha infatti il dovere, a norma del proprio metodo, seguito da tutti gli scienziati del mondo, di verificare tale ipotesi, ed è qui che l’evoluzionismo, non l’«Intelligent Design», marca visita. Moltissime delle affermazioni proferite dall’ipotesi evoluzionista, infatti, si sottraggono proprio alla verifica a norma di metodo scientifico.
La possibilità, allora, di discutere seriamente di queste ipotesi, vagliandone scientificamente la validità, è una questione sacrosanta di libertà di ricerca. Dunque di libertà di pensiero e di espressione. E quindi anche di libertà di educazione.
Proprio questo intende iniziare a fare il convegno La scienza dell’Intelligent Design, che si apre oggi alle 15 di oggi, sabato 18 giugno, nell’Hotel NH di Corso Vittorio Emanuele II 104 a Torino.
Organizzato dal Centro Italiano per l’Intelligent Design (CIID), in collaborazione con il Discovery Institute di Seattle (la più prestigiosa realtà scientifica per lo studio dell’ «Intelligent Design» a livello internazionale, che ha partner e corrispondenti in tutto il mondo) il convegno affronta l’argomento con esperti di fama internazionale.
Anzitutto il fisico Ferdinando Catalano, vincitore del premio FAST (riservato ogni anno ai migliori progetti di ricerca scientifica) e consigliere scientifico del CIID; quindi il paleontologo ed entomologo tedesco Günter Bechly, a cui si deve la descrizione di un nuovo ordine di insetti fossili (e in cui onore sono stati nominate diverse unità tassonomiche nella classificazione scientifica degli esseri viventi); e infine John G. West, vicepresidente del Discovery Institute, autore di numerose importanti pubblicazioni, fra cui il libro Darwin Day in America: How Our Politics and Culture Have Been Dehumanized in the Name of Science, del 2007, in cui sono anche documentati i legami pericolosi esistenti fra il darwinismo e l’eugenetica.
«L’“Intelligent Design”, spiega il Presidente del CIID, Carlo Alberto Cossano, che introduce il convegno di oggi, «sostiene che la migliore spiegazione scientifica possibile a fronte di alcune caratteristiche evidenti dell’universo e degli esseri viventi sia la postulazione di una causa intelligente e non un processo casuale».
«L’”Intelligent Design” non è una qualche sorta di abracadabra», aggiunge il direttore di «iFamNews», Marco Respinti, che nel CIID svolge il ruolo di segretario, curando anche i rapporti con la stampa, e a cui sono affidate le conclusioni del convegno torinese di oggi. «L’”Intelligent Design” si muove sul piano del rigore scientifico e per questo sfida altre ipotesi proprio sul piano scientifico. È dunque sul piano scientifico che si deve rispondere all’“Intelligent Design”, non con gli abracadabra».
Ma sono certamente gli interventi di Catalano, Bechly e West i più attesi.