L’omofobia degli anti-omofobia

Frédéric Chopin forse era gay. E, di grazia, chissenefrega?

La tomba di Frédéric Chopin

Image by Monika Neumann from Pixabay

Last updated on Dicembre 9th, 2020 at 04:37 am

Doveva venire anche questo giorno, ed è il giorno in cui il giornalista e pianista Moritz Weber sostiene che il celeberrimo compositore e musicista polacco Fryderyk (francesizzato Frédéric) Chopin (1810-1849) sarebbe stato omosessuale. Weber lo fa analizzando la corrispondenza privata di Chopin nel corso di una trasmissione dell’emittente radiofonica svizzera di Stato SRF intitolata Chopins Männer, «Gli uomini di Chopin». Chopin avrebbe poi mascherato tutto in un’epoca in cui i coming out erano meno di moda di oggi.

Può darsi.

Due cose sono però certe come la luce del Sole.

La prima è che il mondo LGBT+ cerca di affermare che i grandi geni e i talenti sublimi dell’umanità siano tutti omosessuali con la stessa acribia con cui i massoni cercando di sostenere che i grandi geni e i talenti sublimi dell’umanità siano tutti massoni. Non conosco Weber, ma non è un motivo valido per accreditare le millanterie di LGBT + e di massoni. Del resto un mondo accecato come quello in cui viviamo bollerebbe di omosessualità i baci di sant’Aelredo di Rievaulx (1110-1167) e la sepoltura di san John Henry Newman (1801-1890) nella medesima tomba, a Rednal, del suo inseparabile amico don Ambrose St. John (1815-1875) salutato, in morte, con queste parole: «Non ho mai pensato che alcun lutto fosse uguale a quello di un marito o di una moglie, ma mi sembra che sia difficile credere che ce ne possa essere qualcuno più grande (o una tristezza più profonda), del mio». Oltre che accecato il nostro è infatti pure un mondo dall’anima piccina, e non sa cogliere. Resta il fatto che dare patenti di omosessualità a destra e licenze di massoneria a sinistra a chiunque capiti a tiro rivela soltanto la triste debolezza teoretica di omosessuali e di massoni.

La seconda cosa certa è che strombazzare ora che Chopin potesse essere omosessuale è omofobia. Incasella, infatti, e inscatola, e bolla. Forse che il biografo di Diego Armando Maradona (1960-2020) dirà che il calciatore argentino era eterosessuale? No di certo, perché è una non-notizia.

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