Last updated on Dicembre 2nd, 2020 at 05:14 pm
Oggi Roma è la capitale della libertà: ricòrdatelo quando la libertà resterà solo un ricordo.
Mentre l’Italia è devastata dal nuovo coronavirus, e forse ancora di più dalle gravissime conseguenze che il male sta infliggendo al Paese intero, devastandone l’economia e la socialità, il parlamento ha ricalendarizzato la discussione della proposta di legge avanzata dall’on. Alessandro Zan, del Partito Democratico, contro il fantasma dell’«omo/transfobia». Un fantasma, sì. Un essere che spaventa solo chi ci crede, ma che non esiste. L’«omo/transfobia», infatti, non c’è.
Lo abbiamo scritto e ripetuto noi, lo hanno scritto e ripetuto decine tra commentatori, opinionisti, testate giornalistiche, almeno quelle abituate a guardare in faccia la realtà. Il «ddl Zan», o «testo unico Zan», è una clamorosa arma di distrazione di massa, che scatena il fumo negli occhi delle persone per coprire una volontà perfida: quella di processare le intenzioni, anzi le idee, in nome di una verità di regime che non ammette discussioni. Sì, perché se la proposta dell’on. Zan diventasse legge, l’Italia assomiglierebbe di più a un regime, dove non si deve né osare né pensare, né credere né volere.
Lo abbiamo scritto e ripetuto noi, lo hanno scritto e ripetuto decine tra commentatori, opinionisti, testate giornalistiche, almeno quelle abituate a dire la verità: la violenza, di qualunque matrice sia, è già adeguatamente punita dalle leggi italiane vigenti. Invocare leggi speciali può solo indicare una pervicacia ideologica che ha ben altri scopi.
Diciamolo bene, forte e chiaro così che nessun malintenzionato possa avere alibi: la violenza va condannata sempre, chi fa violenza a un essere umano è un criminale (per questo siamo irriducibilmente contrari all’aborto e all’eutanasia.), chi fa del male a una persona omosessuale è un criminale stupido.
Ma l’unico punto all’ordine del giorno oggi in Italia è che non c’è bisogno di categorie protette perché nessuna persona è una categoria.
Difendiamo piuttosto l’essere umano, che invece viene disinvoltamente abortito ed eutanasizzato a ogni piè sospinto senza che alcuna anima bella anti-«omo/trasfobia» si periti minimamente di curarsene, anzi.
In una Italia in cui il pesticida umano «ellaOne» diventa pane quotidiano per ragazzine di ogni età, in cui il ministro della Salute socializza la pillola abortiva con un tweet feriale e in cui vecchi e i malati sarebbe meglio levassero in fretta il disturbo ché c’è il nuovo lockdown da varare, noi diciamo, gridiamo «no». “iFam News” dice no alla scempiaggine chiamata «Ddl Zan» e sostiene toto corde la manifestazione di oggi a Roma #RestiamoLiberi. Ci siamo, infatti, e ci saremo sempre per dire la verità e per garantire la libertà. Oggi contro il «Ddl Zan», domani contro la prossima assurdità che il pensiero unico vorrà escogitare.
Così, sì, se anche oggi hai di meglio da fare, butta tutto all’aria. Scendi in piazza anche tu a Roma per dire «sì» alla libertà e scacciare i fantasmi. Potresti non avere una seconda possibilità.
“iFamNews” sul fantasma dell’«omo/transfobia»
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