Last updated on Ottobre 13th, 2022 at 02:44 am
Alla lista degli Stati pro-life nordamericani si aggiunge l’Arizona. La nuova legge «SB 1164», firmata mercoledì dal governatore Repubblicano Doug Ducey, non è tranchant quanto quelle del Texas o dell’Alabama, ma segna comunque una vittoria significativa per la vita nascente.
Nella sostanza l’Arizona vieterà l’aborto dopo la quindicesima settimana di vita prenatale del bambino. Una restrizione di cui la Corte Suprema federale degli Stati Uniti d’America potrebbe riconscere presto la piena costituzionalità, quando, forse fra non molto, si pronuncerà su un divieto analogo approvato dal Mississippi.
L’aborto potrà quindi essere praticato in Arizona dopo la quindicesima settimana solo in casi di emergenza medica. Non sono previste eccezioni per stupro o incesto. I medici che violano la legge rischiano di essere perseguiti penalmente e di vedersi revocata la licenza qualora vengano condannati.
La Planned Parenthood nel panico
«In Arizona sappiamo che ogni vita, compresa la vita prenatale, ha un valore incommensurabile», dichiara il governatore Ducey. «Ritengo sia responsabilità di ogni Stato proteggerla».
In vista della pronuncia della Corte Suprema, che dovrebbe ripristinare il divieto dopo la quindicesima settimana in Mississippi, sono sempre di più, gli Stati governati dai Repubblicani che stanno approvando legislazioni di queto tenore. La decisione del massimo tribunale del Paese potrebbe peraltro ribaltare la sentenza pronunciata dalla stessa Corte nel 1973, al termine del caso Roe vs Wade.
Anche le assemblee legislative della Florida e del Kentucky hanno recentemente approvato divieti di aborto oltre la quindicesima settimana di vita del bimbo che ora attendono l’la firma dei rispettivi governatori.
Brittany Fonteno, presidente di Planned Parenthood Advocates of Arizona, critica ovviamente il disegno di legge definendolo «dannoso per le persone incinte e per le loro famiglie». Secondo la Fonteno, la promulgazione di questa legge farebbe parte di un progetto a lungo termine mirante a rendere l’aborto del tutto illegale in Arizona.
«I continui attacchi ai diritti e alla libertà riproduttiva sono diventati luogo comune e proseguono con la firma da parte del governatore Ducey dell’SB 1164», afferma Fonteno in una nota. In Arizona le nuove leggi in genere entrano in vigore novanta giorni dopo l’approvazione, il che renderebbe questa norma sull’aborto efficace entro la fine dell’estate, se non venisse impugnata con successo in tribunale cai suoi oppositori.