• I più recenti
  • Tutto
Lettere

KGBT+, smascherare il diktat ideologico

17/05/2021
Accadde oggi: Leslie Prentice guida la protesta contro l’abortista

Accadde oggi: Leslie Prentice guida la protesta contro l’abortista

03/12/2025
Tribunale federale di New York consente ai centri di gravidanza di promuovere il farmaco per l’inversione dell’aborto

Tribunale federale di New York consente ai centri di gravidanza di promuovere il farmaco per l’inversione dell’aborto

03/12/2025

Il presidente Trump ospita l’amministratore delegato di Dell dopo la donazione a conti per bambini

03/12/2025
Il sondaggio scolastico dell’Oregon ha interrogato giovani studenti su termini come “genderfluid”, “Two Spirit”

Il sondaggio scolastico dell’Oregon ha interrogato giovani studenti su termini come “genderfluid”, “Two Spirit”

03/12/2025
Pastore metodista si dichiara transgender alla sua congregazione

Pastore metodista si dichiara transgender alla sua congregazione

03/12/2025
Accadde oggi: Proclamata la Dottrina Monroe

Accadde oggi: Proclamata la Dottrina Monroe

02/12/2025
I Paesi Bassi si muovono per abbandonare tutte le restrizioni sull’eutanasia

I Paesi Bassi si muovono per abbandonare tutte le restrizioni sull’eutanasia

02/12/2025
Il governo cileno sponsorizza un libro di un gruppo LGBT legato alla pedofilia

Il governo cileno sponsorizza un libro di un gruppo LGBT legato alla pedofilia

02/12/2025
Donald Trump

L’amministrazione Trump critica il Regno Unito per le pratiche abortive

02/12/2025
Studente universitario dell’Oklahoma bocciato in un saggio per aver difeso il genere binario

Studente universitario dell’Oklahoma bocciato in un saggio per aver difeso il genere binario

02/12/2025
  • Chi siamo
  • Contatti

NEWSLETTER

  • NEWSLETTER
05/12/2025
  • Login
  • Registrati
No Result
View All Result
  • Italiano
    • English
    • Español
    • Français
    • Deutsch
    • Polski
    • српски
    • Русский
    • Hrvatski

Navigation Button Donate

  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
International Family News Network (IFN)
  • Home
  • Editoriali
  • Vita
  • Famiglia
  • Cultura
  • Politica
  • Spettacoli
  • Scienza
  • Petizioni
  • NEWSLETTER
  • Dona ora
No Result
View All Result
International Family News Network (IFN)
No Result
View All Result

KGBT+, smascherare il diktat ideologico

La manipolazione linguistica è la madre di ogni propaganda, come ricorda Giovanni Stelli

Luca Marcolivio di Luca Marcolivio
17/05/2021
in Famiglia, In evidenza
183
Reading Time: 4 mins read
0
Lettere

Image from Pixabay

Share on FacebookShare on WhatsAppShare on TelegramShare on TwitterShare on WeChat

Last updated on Luglio 29th, 2021 at 02:20 am

La rivoluzione arcobaleno è un mostro che ha tante teste. Riconoscerne i volti, uno a uno, serve per comprenderne la natura e la portata. In questo quadro, i risvolti economici non sono meno importanti dei risvolti psicologici, educativi, medici o giuridici. La chiave sta nell’aspetto semantico. Attribuire significati nuovi a princìpi consolidati è infatti il vero segreto del successo LGBT+. Sono queste, in sintesi, le conclusioni cui giunge il saggio Il volto amabile dell’orrore di Giovanni Stelli.

Fiumano, classe 1941, docente di Filosofia nei licei, poi professore di Pedagogia nell’Università della Basilicata, Stelli ha curato gli atti del convegno Bioetica e Postumano: si può ancora dire Bioetica?, svoltosi ad Assisi il 15 marzo 2015, fra i quali è incluso il saggio summenzionato.

«Uguaglianza, libertà, autodeterminazione, diritti, pluralismo, compassione» sono i nomi con cui si indicano i valori «quasi unanimemente riconosciuti nelle nostre società occidentali», osserva Stelli. Tuttavia le medesime terminologie vengono utilizzate per una serie di «rivendicazioni volte a modificare non solo il costume corrente, quanto, e principalmente, la legislazione vigente». Ecco, allora che si invocano «uguaglianza» e «diritti» per arrivare al «riconoscimento giuridico dei matrimoni omosessuali» e alla «promozione della cosiddetta maternità surrogata». La parola «compassione», poi, viene usata «per promuovere aborto ed eutanasia».

Dietro un «volto amabile», i nuovi diritti celano cioè orrori conclamati. Leggi annunciate tra squilli di tromba come encomiabili progressi per l’umanità nascondono veri e propri inferni. Non mancano vittime immolate sull’altare del “nuovo bene comune”. Come la diciassettenne indiana, Sushma Pandey, deceduta «a causa della stimolazione ovarica alla quale si era sottoposta per la terza volta in diciotto mesi nella clinica Rotunda Center for Human Reproduction di Mumbai, una struttura d’eccellenza per i traffici legati alla fecondazione in vitro e quindi alla maternità surrogata».

Stelli riporta anche il caso di Nancy Verlhest, 42enne belga, che, dopo essersi sottoposta all’operazione per diventare uomo, «insoddisfatta dei risultati e sentendosi un “mostro”, ricorre all’eutanasia», con il benestare dei medici che ritenevano la sua «una situazione incurabile, con sofferenze [psicologiche] insopportabili».

Per fare in modo che siffatte catastrofi etiche e umane risultino accettabili per l’opinione pubblica, «il male deve presentarsi come bene», come già è avvenuto con le «ideologie nel XX secolo». È questa mistificazione che ha permesso l’avanzata incontrastata dei «propagandisti Lgbt». Un buon sistema per smascherare l’illogicità delle loro tesi è dimostrare che «il significato dei valori proclamati – eguaglianza, libertà, diritti, compassione e così via – è stato profondamente deformato» e che quelle stesse parole non corrispondono più al «significato originario».

Altra mistificazione messa in luce nel saggio: gli ideologi LGBT+ respingono l’accusa di essere “contro la famiglia”, mentre si proclamano a favore delle «famiglie plurali»: famiglie «allargate», «monogenitoriali», «adottive», «affidatarie» e così via. Peccato che, la stessa on. Monica Cirinnà – al momento dell’approvazione della legge sulle unioni civili che porta il suo nome –, in un sussulto di onestà intellettuale, ammise che si trattava di «un passo iniziale verso lo scardinamento, che già esiste nella nostra società, rispetto alla famiglia tradizionale fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna». Pertanto, commenta Stelli, «è abbastanza chiaro che, se ogni relazione è famiglia, nessuna relazione è più veramente famiglia».

Ecco, allora, un ulteriore risvolto della rivoluzione arcobaleno: la dissoluzione della «famiglia tradizionale» (o, per meglio dire, «semplicemente la famiglia») è «funzionale alla mercificazione» di ogni aspetto della vita umana. Distrutta la famiglia come luogo privilegiato della «relazione stabile primaria disinteressata», le persone sono ridotte ad «atomi di consumo, a individui concentrati sul soddisfacimento dei propri desideri e capaci, perciò, di intrecciare solo relazioni provvisorie, mutevoli e fungibili».

Chi ha teorizzato (e in parte anche messo in pratica) tale piano utopistico è l’economista francese Jacques Attali parlando di «poliamore» e di «multigenitorialità generalizzata», e auspicando un mondo in cui «l’indissolubilità della famiglia monogamica verrà denunciata come un anacronismo e un lascito della società feudale». Attraverso il «predominio incontrastato del desiderio», la «piena libertà sessuale» e la «mercificazione globale alimentata da uno sviluppo tecnico illimitato», sostiene Attali, si giungerà trionfanti a un «mondo straordinario in cui tutti potranno essere felici».

Nel paragrafo dedicato alla «neolingua», infine, Stelli offre uno spunto di riflessione molto attuale, offrendo un’ottima chiave di lettura per il «testo unico Zan». Già nel documento Strategia Nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, emanato dall’Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali (UNAR) nel 2012, si individua la “strada maestra” per il soffocamento della libertà d’espressione. Ai giornalisti viene infatti consigliato di scrivere «famiglia omogenitoriale» in luogo del più tranchant «famiglia omosessuale»; «gestazione di sostegno» o «maternità surrogata» al posto di «utero in affitto»; «famiglie» invece di «famiglia».

Tags: Vetrina
Luca Marcolivio

Luca Marcolivio

Giornalista professionista, Luca Marcolivio è accreditato alla Sala Stampa della Santa Sede dal 2011. Direttore del webmagazine di informazione religiosa Cristiani Today, collabora con La nuova Bussola Quotidiana, Pro Vita & Famiglia e con il blog del Centro Machiavelli. Dal 2011 al 2017 è stato caporedattore dell’edizione italiana di Zenit. Ha pubblicato Contro Garibaldi. Quello che a scuola non vi hanno raccontato e curato La società dell’allegria. Don Bosco raccontato dai salesiani del XXI Secolo

Commenti su questo articolo

I più letti


    IFN – International Family News Network

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.

    Link diretti

    • Chi siamo
    • Contatti
    • Privacy Policy

    Seguici

    Welcome Back!

    Login to your account below

    Forgotten Password? ISCRIVITI

    Create New Account!

    Fill the forms below to register

    All fields are required. Log In

    Retrieve your password

    Please enter your username or email address to reset your password.

    Log In
    Newsletter
    No Result
    View All Result
    • Home
    • Editoriali
    • Vita
    • Famiglia
    • Cultura
    • Politica
    • Spettacoli
    • Scienza
    • Petizioni
    • NEWSLETTER
    • Dona ora

    • en English
    • it Italiano
    • es Español
    • fr Français
    • de Deutsch
    • pl Polski
    • sr српски
    • ru Русский
    • hr Hrvatski
    • Login
    • ISCRIVITI

    © 2022 IFN – International Family News - All Rights Reserved.